Adorazione Eucaristica

 

Il mondo corre veloce e ogni cosa nella nostra epoca è di corsa: tutto e subito, si vogliono risultati immediati e questo, se da una parte è bello, dall’altra rischia di farci perdere il bello delle cose e delle persone.

Fermarci, pensare, riflettere, ragionare, studiare… sono elementi fondamentali per costruire noi stessi e la società. 

La preghiera è uno di questi elementi che ci aiuta a crescere come credenti e come persone. L’Adorazione Eucaristica è un momento solenne e impegnativo per sapersi fermare a contemplare. Anche la nostra comunità ogni anno e in diverse forme propone questo momento.

L’abbiamo vissuto nella notte, ogni settimana, ogni mese … come sentinelle che vegliano, scrutano l’orizzonte per proteggere e custodire. L’Adorazione Eucaristica nella nostra Comunità cristiana con le stellette ha lo scopo di fermarci a ricaricarci e ad educarci a custodire e proteggere la Pace e i valori che essa racchiude.

Vorrei oggi riportarvi due testimonianze. Don Bosco, San Giovanni Bosco e Il Papa che ricorda le sue Adorazioni Notturne a Buenos Aires, certo che le due testimonianze potranno aiutarci a vivere questo tempo con maggior impegno.

 “Se una persona fidata andasse in una piazza e svelasse a tutti che su una vicina collina ha scoperto una miniera d’oro….. non lo seguirebbero tutti? Ebbene, nel tabernacolo c’è questo tesoro! Gli uomini sudano per avere denari: ma nel tabernacolo c’è il Padrone di tutto il mondo…. Qualunque cosa gli chiediate – che vi sia necessaria – Egli ve la concederà….. Avete bisogno di memoria, di capire bene le lezioni, di riuscire bene nel vostro lavoro? Avete bisogno di forza per sopportare le tribolazioni, di aiuto per vincere le tentazioni? La vostra famiglia è minacciata da qualche disgrazia, è afflitta dalla malattia di qualcuno, ha bisogno di qualche grazia particolare? Da chi credete che ” dipenda” tutto questo? Chi è che comanda al vento, alla pioggia, alla tempesta, alle onde? Non è forse Gesù Cristo il padrone assoluto di tutto? Andate dunque a Lui e chiedete. Vi sarà concesso. Bussate. Vi sarà aperto. Gesù, lui per primo, desidera darvi le grazie che vi sono necessarie: ed anzitutto quelle che riguardano l’anima. Una santa vide un giorno sull’altare Gesù bambino il quale reggeva, nel suo vestitino, un numero straordinario di perle preziosissime. Era triste. “Perché sei così triste, mio Signore”? – chiese la santa. “Perché nessuno viene a chiedermi le grazie che ho già qui preparate. Nessuno le vuole. Non so a chi darle….”. ” Non esiste nulla che il demonio tema di più di queste due cose: una comunione ben fatta e le visite frequenti al Santissimo Sacramento: Volete che il Signore ci doni tante grazie? Visitatelo spesso. Volete che il Signore ce ne dia poche? Visitatelo poche volte”. La gran cosa che io raccomando è questa. Ciascuno tenga la sua coscienza in tale stato da poter far la Comunione tutti i giorni. Vorrei ancora togliere un inganno che è nella mente dei giovani: dicono alcuni che per comunicarsi spesso bisogna esser santi. Non è vero. Questo è un inganno. La Comunione è per chi vuol farsi santo, non per i santi. I rimedi si danno ai malati, il cibo si dà ai deboli. Oh, quanto io sarei fortunato se potessi vedere acceso in voi quel fuoco che il Signore è venuto a portare sulla terra”! Se non potete comunicarvi sacramentalmente, fate almeno la Comunione Spirituale. Di che si tratta? Essa consiste in un ardente desiderio di ricevere Gesù nel vostro cuore”. “Gesù mio, ti credo presente nel Santissimo Sacramento dell’altare. Ti amo sopra ogni cosa e ti desidero nell’anima mia. Siccome ora non posso riceverti sacramentalmente, vieni almeno spiritualmente nel mio cuore. Come già venuto, io ti abbraccio e tutto mi unisco a Te: non permettere che io abbia mai a separarmi da Te. Amen” “Diffondete la devozione a Gesù sacramentato e a Maria ausiliatrice e vedrete quali saranno i miracoli. Aiutate molto i ragazzi poveri, i malati, gli anziani e la gente che più ha bisogno, e otterrete enormi benedizioni e aiuti da Dio. Vi aspetto tutti in Paradiso”. (Don Bosco)”. (Cfr. parrocchiadonbosco)

“Mi sono commosso”: scrive così in una lettera Papa Francesco alla rivista “Alfa y Omega”, dopo aver ricevuto la fotocopia di un registro conservato negli archivi della Basilica del Santissimo Sacramento di Buenos Aires nel quale venivano annotati i nomi degli “adoratori notturni”, ovvero persone che la sera dalle ore 21 si alternavano in turni di preghiera davanti all’Eucaristia, una pratica in uso nella Basilica fin dal 1917. Tra quei nomi spiccano quelli di Jorge Mario Bergoglio e di suo fratello Oscar, che tra il 1954 e il 1955 condivisero questa esperienza segnata da una figura fondamentale, quella di padre José Aristi, religioso sacramentino, provinciale della sua Congregazione, che trascorse ore infinite della sua vita di sacerdote in confessionale. Una figura della misericordia, amata e centrale nella vita di colui che sarebbe diventato Papa”. (Cfr. Vaticannews)

Foto di Copertina: Interno Parrocchia dei Militari “Madonna di Loreto”, Presbiterio , particolare in uno scatto alle prime ore del giorno con il riflesso della luce che pian piano illumina l’altare e la chiesa