Preghiera, Annuncio e Comunione

 

“L’Arcivescovo Militare, segno e sacramento di Cristo Pastore, ha la piena responsabilità del governo della Chiesa a lui affidata. Affinché possa decidere secondo la volontà di Dio e per piacere a lui, ricorre alla preghiera e al consiglio dei fedeli. Promuove in tal modo la corresponsabilità alla vita ecclesiale, orientando di conseguenza le proprie scelte così da non pentirsi delle sue decisioni: “Fa’ tutto col consiglio e non ti pentirai dopo averlo fatto” (S. Benedetto, La Regola, 3)”. (Cfr. Sinodo O.M., La Chiesa Ordinariato Militare)

Come ogni Diocesi, la Chiesa Ordinariato Militare ha il suo Pastore, il suo Vescovo che governa la porzione di Chiesa che le è stata affidata. Una Chiesa non territoriale, ma personale, perché ne fanno parte coloro che indossano la divisa a servizio della Patria e dei suoi cittadini.

Ora qui oggi vogliamo ricordare e celebrare con il nostro Arcivescovo S.E.Rev.ma Mons Santo Marcianò l’anniversario della sua Ordinazione Episcopale, avvenuta nel 2006 e con Lui ringraziare Dio e invocare per Lui celesti benedizioni.

Nel ricordarlo con la preghiera e l’affetto da parte del presbiterio e di tutte le comunità cristiane con le stellette un sguardo all’elenco di tutti i Vescovi che dalla fondazione hanno guidato questa Chiesa Ordinariato Militare

Questo giorno, per noi, sia di preghiera, di comunione, di unità e voglio offrirvi una meditazione che Papa Francesco ha rivolto a un gruppo di Vescovi in una udienza, alla quale vi rimando per la lettura integrale. 

“Il popolo di Dio, per il quale e al quale siete ordinati, vi senta padri, non padroni; padri premurosi: nessuno deve mostrare verso di voi atteggiamenti di sudditanza. In questo frangente storico sembrano accentuarsi in varie parti certe tendenze di leaderismo. Mostrarsi uomini forti, che mantengono le distanze e comandano sugli altri, potrebbe apparire comodo e accattivante, ma non è evangelico… Cari Fratelli, diffidate, vi prego, della tiepidezza che porta alla mediocrità e all’accidia, quel “démon de midi”. Diffidate di quello. Diffidate della tranquillità che schiva il sacrificio; della fretta pastorale che porta all’insofferenza; dell’abbondanza di beni che sfigura il Vangelo. Non dimenticatevi che il diavolo entra dalle tasche, eh! Vi auguro invece la santa inquietudine per il Vangelo, la sola inquietudine che dà pace”. (Cfr. Vatican.va)

Le parole e l’invito ad uno stile di vita da veri “Buon Pastore”, del Pontefice ai confratelli Vescovi, sono ben visibili nel nostro Arcivescovo, che con amore guida e la nostra Chiesa con lo stile evangelico. Il suo sorriso e la sua affabilità porta dedizione al nostro servizio e amore verso le nostre comunità.

AD MULTOS ANNOS!

@unavoce

 

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