Militari e Peacekeeping

“un esempio di umanità e capacità di integrazione”

 

“Le missioni militari italiane all’estero con un esempio di umanità verso le popolazioni locali e di capacità d’integrazione e collaborazione con i contingenti stranieri alleati”. (Cfr. giornalediplomatico)

I militari italiani, nelle diverse missioni all’estero, “tengono alto il nome della nostra bandiera e contribuiscono alla pace in diverse aree del mondo”, ha detto ancora il Capo dello Stato, che poi si è collegato in videoconferenza con le 20 basi tricolori, da Kabul ed Herat a Shama, da Naqoura a Niamey, da Pristina a Mogadiscio, dalla nave “San Marco” alla nave “Carabiniere”.

“So che la vostra presenza è apprezzata da tutti non solo per la vostra capacità e professionalità, ma anche per la vostra umanità e per la capacità di integrazione e collaborazione con i contingenti degli altri Paesi”, ha riconosciuto il Presidente.

Parlando in collegamento con la nave “Lipari”, ormeggiata al largo della costa libica, Mattarella ha inoltre sottolineato l’importanza dell’operazione Miasit “per il contrasto al traffico di esseri umani e per il ripristino di una situazione di normalità in territorio libico”. Il presidente ha ricordato anche l’importanza dell’impegno dei militari nell’operazione Strade Sicure, che impiega 7.150 uomini, e nelle emergenze nazionali, sottolineando “la generosità e la disponibilità” dimostrate dalle Forze armate in questi anni.

“Molte sono state le occasioni in cui ho sentito i principali leader mondiali riconoscere l’importante e talvolta ineguagliabile ruolo che svolgete nelle diverse aree del mondo, un modus operandi che io chiamo ‘italian way'”, ha detto da parte sua il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta. “Il vostro operato unisce al rispetto delle regole di ingaggio il principio di umanità e solidarietà ed è un formidabile e consolidato strumento di politica internazionale che contribuisce a metterci allo stesso livello dei nostri alleati”.

“Nel momento storico in cui ci troviamo”, ha aggiunto il ministro Trenta, “siamo chiamati ad una maggiore consapevolezza sulla necessità di una difesa integrata europea”. (Cfr. giornalediplomatico)

Anche il nostro 15° Stormo, contribuisce con personale e mezzi alle varie operazioni Nazionali e Internazionali e con questo semplice rimando voglio ricordare il personale attualmente impegnato e quello che si sta preparando per il prossimo impiego.

Nel 2020 l’Italia dispiega all’estero circa 7.300 militari, suddivisi in 35 missioni in 24 Paesi tra Europa, grande Medio Oriente e in misura crescente Africa. I contingenti principali sono presenti in Libano, Iraq, Afghanistan, Kosovo, Libia, Niger e Somalia. Tale impiego è una costante della politica di difesa italiana e rappresenta uno sforzo impegnativo e di lungo periodo per lo strumento militare. Negli ultimi anni le forze armate hanno dovuto affrontare in teatro escalation forti e improvvise del livello di minaccia, e specie in Africa e Libano si trovano ad operare senza gli Stati Uniti come framework nation della missione. Ciò comporta nuove e importanti implicazioni per l’Italia quanto a pianificazione e condotta delle operazioni, regole di ingaggio, addestramento, logistica, e gli equipaggiamenti da acquisire e mantenere operativi. (Cfr. iai)

I dettagli di tutte le operazioni militari nazionali e internazionali in corso e il riepilogo di quelle concluse. (Cfr. difesa)

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