Proposta Pastorale
Costruire una comunità cristiana non è facile e al di la di teorie, più o meno valide, decreti, lettere e indicazioni, poi, di fatto, la comunità cristiana la costruisce, pian piano il sacerdote a cui è affidata una zona, una Parrocchia, un territorio e nel nostro caso una caserma, una base, una nave. Al di là della considerazione o meno sulla figura del sacerdote è la sua umanità, la sua umiltà, la sua preparazione, la sua capacità personale che lo aiuterà a trasmettere il Messaggio del Vangelo. Nonostante sia prete da diversi anni ogni comunità, ogni realtà è differente dall’altra e una regola che può valere da una parte non è detto che valga dall’altra, così l’impegno si rinnova continuamente rimettendosi in gioco continuamente. Questo, almeno, l’inizio e la mia esperienza. Quindi, pian piano e con fatica e determinazione riesci a creare degli appuntamenti celebrativi, di formazione, di convivialità. L’obiettivo è costruire il cuore e la mentalità vivendo con la gente, passando tempo con loro.
Come Cappellano mi ritengo fortunato, perché condividendo appieno il loro servizio mi permette di trascorrere molto tempo con loro, non togliendo, ovviamente, la difficoltà di costruire la comunità, non solo del personale militare, ma di essi con le loro famiglie, su un territorio non bene delimitato e questo attraverso momenti e strumenti che mi permettono di avere una rete di collegamenti che mi fa presente alle famiglie e ai singoli. Essere con loro e per loro nella vita della gente, dal ricordo e celebrazioni di eventi personali a quelli famigliari, a momenti comuni di vita lavorativa, ad altri proposti per l’intera comunità. Essere umilmente guida e punto di riferimento, nonostante i miei limiti, sempre con loro.
Su questo pensiero, ogni anno, viene proposto un tema che orienti il cammino della comunità, offrendo degli obbiettivi per proseguirli e formare le menti e i cuori, aiutandoli nella fedeltà e nella comprensione. Per l’anno Pastorale che inizierà ad Ottobre si è pensato di dare attenzione alla Parola di Dio. Da essa scaturisce ogni nostra scelta e di conseguenza ogni nostra azione. Essere cristiani comprendendo il messaggio che la Parola di Dio offre all’umanità, sarà il nostro cammino, con tutte le proposte che a livello Diocesano (Chiesa Ordinariato Militare) e di Chiesa Universale veranno sottolineate.
Il titolo per questo anno è: “Beato l’uomo – sulla Parola di Dio”, rifacendoci, come testo base, al brano evangelico di Matteo delle Beatitudini. Ti rimando alla lettera inviata a tutta la comunità per comprenderne il significato e il senso del cammino proposto.
“In religioso ascolto della parola di Dio e proclamandola con ferma fiducia, il santo Concilio fa sue queste parole di san Giovanni: « Annunziamo a voi la vita eterna, che era presso il Padre e si manifestò a noi: vi annunziamo ciò che abbiamo veduto e udito, affinché anche voi siate in comunione con noi, e la nostra comunione sia col Padre e col Figlio suo Gesù Cristo » (1 Gv 1,2-3). Perciò seguendo le orme dei Concili Tridentino e Vaticano I, intende proporre la genuina dottrina sulla divina Rivelazione e la sua trasmissione, affinché per l’annunzio della salvezza il mondo intero ascoltando creda, credendo speri, sperando ami”. (Cfr. D.V. n.1)
Il cammino pastorale prevede delle tappe e dei momenti sia celebrativi, che di formazione, partendo dalla Costituzione Dogmatica “Dei Verbum” del Concilio Vaticano II, come ho citato sopra, per poi iniziare una formazione Biblica attraverso uno sguardo più dettagliato di alcuni libri.
Questi gli obiettivi e la speranza di un cammino che prosegue, certi che solo la buona volontà di ognuno e la pazienza di Dio ci porteranno ad alcuni traguardi.
@unavoce
Foto di Copertina: Pellegrinaggio a Loreto 2017