La FOTO, il motivo della scelta:

 

Un militare, che in disparte contempla la terra che gli è affidata da difendere e proteggere

 

Uno scatto insolito. Un militare che osserva, viglia, in disparte ma mai solo, qui, invece, ripreso da solo che contempla l’orizzonte. Mi ha portato con la mente al vangelo di oggi dove la necessità di portarsi in disparte senza dimenticare il servizio, sia necessario per recuperare le forze fisiche e morali.

 

FOTO: Lagunare, Libano 2006 (album privato)

 

Militari, sacerdoti del servizio

 

“PENSIERI CON LE STELLETTE”

sul Vangelo della Domenica

 

XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Mc 6,30-34

gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. 

 

“In ogni società il servizio disinteressato non desta mai troppi entusiasmi. Si tratta perciò di una funzione della quale il sacerdote (il pastore) non verrà facilmente privato. Secondo le sue possibilità egli conserva qualche cosa del distacco e della libertà assoluta del Signore. Egli viene reso libero per essere legato al popolo di Dio, senza preoccupazioni personali, per addossarsi il peso delle preoccupazioni della Chiesa. Per questo la Chiesa d’Occidente ha deciso di ordinare sacerdoti soltanto coloro che, a questo fine, intendano rimanere celibi. Il senso del celibato è per una più piena disponibilità di servizio verso i fratelli. Nello stesso tempo si fa sempre più acuta la consapevolezza che il sacerdote non debba essere ricco: le cose dividono il cuore e sono fonte di divisione fra le persone. Ma in una Chiesa che vuoi porsi a servizio del mondo, non sono solo i pastori che debbono avere una «coscienza diaconale» o di servizio, ma tutti i cristiani. Il cristiano non può vivere né per sé né a sé. È un membro di un organismo, appartiene al corpo, e deve avere, nella docilità allo Spirito Santo che lo anima, la disponibilità a servire questo corpo, che è il  corpo di Cristo. «Voi non appartenete a voi stessi» (1 Cor 6,19). «Siamo un solo corpo in Cristo e ciascuno per la sua parte siamo membra gli uni degli altri» (Rm 12,5). (Cfr. Maranathà)

Con la cerimonia del Giuramento, si entra a far parte delle Forze Armate e questo semplice, ma significativo “rito”, consacra la vita e il servizio a difesa della Patria e dei cittadini. Una mamma di un allievo carabiniere, così definiì il figlio: “E’ come se mio figlio oggi prendesse i voti; sta per diventare un sacerdote del dovere”. (Cfr. Carabinieri)

Servire, essere per gli altri, attraverso ogni vocazione, attraverso qualsiasi servizio si operi è un “lavoro” impegnativo e coinvolgente. I nostri militari che come vocazione sono chiamati a servire la pace e difenderla a tutti i livelli e in differenti forme, vivono questa esperienza d’impegno e fatica, così il tempo del riposo diventa fondamentale per ricaricarsi e riprendere il cammino.

Ogni persona che lavora per gli altri, viene assorbito dalla vita degli altri e questa è una dinamica fondamentale: essere come Pastori che guidano, avere l’odore delle pecore, condividere il cammino, attraverso lavoro, compassione, misericordia. E’ la vita di Gesù per noi, è la vita dei discepoli, è la vita dei pastori della chiesa, è la vita di ogni uomo di buona volontà che serve l’umanità. In questa luce oggi voglio leggere e pregare il Vangelo che la Liturgia ci fa ascoltare e in questi discepoli scorgere il militare e il militare cristiano che lavora per i fratelli. Un angolo di pensiero, portarli in disparte per recuperare le forze, per ricaricarsi e riprendere il loro servizio con professionalità, impegno e sacrificio. Per questo condivido le parole di quella mamma che li definisce “sacerdoti del servizio”, si, retribuito, ma l’operaio ha bisogna della sua paga come ogni uomo, affinché la sua vita e il suo lavoro sia dignitoso anche in favore dei fratelli, quindi operatori di pace, con un cuore di pace, con il cuore di Cristo che ama, serve e si sacrifica per gli altri.

Buona Domenica

18.7.21XVITO@unavoce