Dal passato verso il futuro
Nell’anno anniversario di Dante e per continuare la riflessione sulla libertà oggi vi porto con mano nella letteratura e leggendo le parole del “sommo poeta”, scoprire la bellezza delle parole, una bellezza che salverà il mondo nella misura che dalle parole ci lasceremo educare e cambiare. Solo così potremo alzare lo sguardo e scorgere un modo che potrebbe essere migliore con l’eleganza dei nostri pensieri e delle nostre azioni a beneficio di tutti. Compiamo anche noi il nostro viaggio e lasciamoci provocare dagli eventi per porci delle domande, cercare delle risposte e prendere decisioni che siano speranza per noi e per tutti.
“Libertà va cercando ch’è sì cara,
come sa chi per lei vita rifiuta”
“I seguenti due endecasillabi contenuti nella Divina Commedia di Dante sono di possente memorabilità, destinati ad incontrare enorme fortuna nella tradizione letteraria successiva. Ugo Foscolo li cita all’inizio al suo romanzo Ultime lettere di Jacopo Ortis, rilanciandoli dunque verso l’età risorgimentale, durante la quale Dante avrà una enorme fortuna e assurgerà a pater patriae… i versi – pronunciati da Virgilio – sono indirizzati a Catone l’Uticense, il custode del Purgatorio, il quale, vedendo i due turisti dell’oltretomba dirigersi verso di lui, li scambia per due anime dannate dell’Inferno che sono riuscite a evadere dal cieco carcere (vv. 40 – 41 «Chi siete voi che contro al cieco fiume / fuggita avete la pregione eterna?»)…. Il poeta latino spiega a Catone chi sono e qual è il senso del loro viaggio. Dante è un vivo al quale è stata concessa la possibilità di esplorare i regni oltretombali per consegnare all’umanità un messaggio di redenzione. A lui spetta il compito di guidarlo nel suo itinerario oltremondano fino alle soglie del Paradiso terrestre. Dante è dunque alla ricerca della libertà, parola di enorme pregnanza semantica ed emotiva, che va correttamente intesa come emancipazione, affrancamento dal peccato, libertà dello spirito insomma. Catone – continua Virgilio – conosce benissimo questa parola: per lei ha sacrificato addirittura la propria esistenza…”. (Cfr. libreriamo)
Ti invito a leggere per intero l’articolo e a prendere la Divina Commedia per una tua lettura personale e immergerti nel passato per scoprire le radici di un presente che sfugge e un futuro che vorremmo tutti migliore.
@unavoce
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