Le Radici Cristiane dell’Europa

 

Uniti al Santo Padre in questi giorni, in modo particolare, durante il Suo Viaggio, vi rimando a questi articoli e agli altri eventi che stanno caratterizzando la visita Apostolica in Ungheria e Slovacchia. L’annuncio e la testimonianza del Pontefice nel mondo sono il sale e il lievito uniti a Lui educhiamoci ad essere anche noi sale e lievito del Vangelo nel cuore di chi incontriamo.

“Un viaggio nel cuore dell’Europa. Guardando certamente al dolore del passato (le persecuzioni comuniste per i cristiani e le deportazioni naziste per gli ebrei, con le cui comunità il Papa avrà incontri), ma guardando anche al futuro, alla missione, all’ecumenismo (ci saranno incontri anche in tal senso) e ai giovani soprattutto. L’itinerario che da domenica 12 settembre a mercoledì 15 porterà Francesco a Budapest e in Slovacchia (34° viaggio internazionale, che fa salire a 54 il numero dei Paesi visitati dal Pontefice) si alimenta soprattutto di questi elementi. Un viaggio «spirituale – come ha sottolineato ieri il direttore della Sala Stampa vaticana, Matteo Bruni in un briefing – al cui centro sarà innanzitutto l’adorazione dell’Eucarestia e il pellegrinaggio alla Madonna che ha vegliato sul dolore di queste comunità perseguitate». Le parole del portavoce contribuiscono a spegnere letture parallele della visita, che avrà come tappa iniziale la celebrazione della Messa conclusiva del Congresso eucaristico internazionale a Budapest”. (cfr. Avvenire)

“Vivere la fede da liberi”. Liberi dalla schiavitù di spazi e privilegi. Liberi da “calcoli di convenienza” e “legami politici” che possono ostacolare il cammino ecumenico e la riscoperta delle radici cristiane di un’Europa già impregnata di “ideologie”. Liberi di condividere, quando non ancora la mensa eucaristica, almeno il tavolo con i poveri, perché quello sarà segno eloquente per la società per comprendere “che solo stando dalla parte dei più deboli usciremo davvero tutti dalla pandemia”. È un lungo discorso innervato da citazioni di Dostoevskij e del poeta slovacco Samo Chalupka, di Giovanni Paolo II e dei santi Cirillo e Metodio, quello che Papa Francesco rivolge al Consiglio Ecumenico delle Chiese della Slovacchia”. (cfr. Vaticanews)

Foto di Copertina: by VaticanNews