Un cammino
“Ed ora, cari fratelli e sorelle, un’ultima cosa. Fissate i vostri pensieri su ciò che è vero, onorevole, giusto, puro, adorabile e ammirevole. Pensate a cose eccellenti e degne di lode “. (Filippesi 4: 8)
Non diventare mai un pessimista; un pessimista ha ragione più spesso di un ottimista, ma un ottimista si diverte di più – e nessuno dei due può fermare il corso degli eventi.
(Robert Anson Heinlein)
La nostra vita oggi forse più di prima è animata da un ansia inspiegabile, tutto ci crea problema, ogni avvenimento diventa più grande e sembra che il mondo e la vita ci sfuggano dalle mani. Le sicurezze cadono, le persone se ne vanno, e la vita sembra non aver più senso. Ci preoccupa tutto in modo esagerato rischiando di perdere di vista quello che veramente conta. Non riusciamo a realizzarci e cerchiamo sempre di più o altro e non vediamo quello che abbiamo. Dobbiamo lavorarci sopra con molto impegno e determinazione e se da soli non riusciamo, avere l’umiltà di farci aiutare.
Il pessimismo, il vedere tutto nero, il lamentarsi, devono essere superati, con pensieri positivi, cosa che sembrerebbe facile ma che ci accorgiamo che nonostante la volontà non riusciamo e sempre più scende il nostro umore e la nostra visione della vita. Cultura e fede, intelligenza e vita sembrano non bastare più. Dobbiamo crearci pensieri positivi parlando con persone positive, leggendo, vivendo con uno sguardo alto e diverso, andando contro corrente liberandoci da certi schemi ed ideologie non lasciandoci influenzare. Non siamo felici, c’è sempre qualche cosa che disturba la vita quotidiana. Non basta pensarci e concludere che è difficile, ma bisogna fare un piano di operazione serio, concreto e impegnato.
“Il punto però sta nel capire che il difficile è importante e che il facile ha spesso poca importanza o meglio: richiede poco impegno. Se un obiettivo richiede poco impegno probabilmente non è nemmeno un obiettivo. È un punto di partenza. La maggior parte dei percorsi che la vita ci propone in un certo senso hanno un elevato grado di difficoltà, ma non è questo un buon motivo per rinunciare ad andare in quella strada. … La felicità si costruisce attraverso delle abitudini quotidiane che a forza di essere esercitate diventano la realtà del tuo pensiero e sappiamo perché. … mano a mano che tu eserciti un certo tipo di pensiero, quello che accade è che diventerà sempre più facile esercitare quel tipo di pensiero. Ovviamente questo succede anche al negativo, mano a mano che tu dai spazio a questo retro pensiero negativo, giudicante e fastidioso, questo diventerà automatico e sempre più semplice. Ci sono delle ragioni profonde per cui tutto questo accade, non è una questione semplicemente di scelta. Rick Hanson, uno psicologo americano, gli esseri umani hanno il velcro per il negativo nel cervello e il teflon per il positivo, cioè abbiamo una tendenza spiccata a riconoscere la negatività e a trattenerla e una tendenza altrettanto spiccata a non essere in grado di assaporare pienamente le cose positive. E questo vale sia che si parli di eventi reali, sia che si parli di pensieri che tu effettivamente produci. Se io riesco ad alzare il livello di consapevolezza riguardo a ciò che mi sta accadendo nel cervello, ho fatto un passo verso la modulazione del pensiero stesso e per esempio, per quel che mi riguarda, mi ripeto abbastanza spesso un concetto che mi aiuta ad aumentare il livello di consapevolezza e che potrebbe essere riassunto così “ecco qui che torna”. Quando viene qualcosa di negativo prova semplicemente a fermarti e a dire “Eccolo qua, sta tornando il pensiero negativo”, prova a riconoscerlo per quello che è. È un qualcosa che può essere reale o può essere inventato e che viene trattenuto in modo particolare perché tu hai il velcro nella testa. Nel momento in cui diventi consapevole di questo, ecco che questo meccanismo comincia a funzionare meno bene e si apre la possibilità nella tua sfera emotiva di vedere meglio le cose positive. Dunque, io credo che la vera trappola di tutti noi nel vivere veramente a pieno e nell’affrontare le problematiche della vita utilizzando tutto il nostro potenziale sia l’automaticità. Quando le cose sono automatiche e non riconosciamo questo meccanismo, tendiamo a subire perché ovviamente l’automatismo in negativo lavora contro di noi. Quindi la consapevolezza è la chiave per spegnere l’automaticità negativa e per scoprire la propria dimensione positiva”. (cfr. metodoongaro)
Nella nostra fede cristiana, possiamo parlare moltissimo di cose tristi o deprimenti come il peccato e il dolore. Tuttavia, ci sono molti versetti della Bibbia che parlano del pensiero positivo o possono servire a sollevarci. A volte abbiamo solo bisogno di quel piccolo impulso, specialmente quando attraversiamo momenti di difficoltà nella nostra vita. Qui alcuni suggerimenti:
“Soprattutto, custodisci il tuo cuore, poiché tutto ciò che fai fluisce da esso.” (Proverbi 4.23)
“Sbarazzati di ogni amarezza, rabbia, rabbia, parole dure e calunnia, nonché di tutti i tipi di comportamento malvagio. Invece, sii gentile l’uno con l’altro, di buon cuore, perdonandoti a vicenda, proprio come Dio attraverso Cristo ti ha perdonato “. (Efesini 4. 31–32)
“Ti lascio con un dono: la pace della mente e del cuore. E la pace che faccio è un dono che il mondo non può dare. Quindi non essere turbato o spaventato.” (Giovanni 14.27)
Iniziamo questo cammino con impegno, coraggio e insieme e la bellezza della vita sarà la nostra forza.
@unavoce
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