Dire le bugie

 

Chi non ha mai detto una bugia? Le si dice a fin di bene, per evitare spiegazioni troppo lunghe o situazioni spiacevoli. Ma dire bugie può diventare un’abitudine, da cui uscire è difficile. Ricordi la storia di Pinocchio.

Affrontiamo, oggi, un tema di grande attualità che vale per tutti gli individui, nessuno escluso: le bugie. Tutti abbiano detto bugie, abbiamo nascosto la verità, viviamo di finzione su molti aspetti della nostra vita, ora, affrontare questo tema anche se superficialmente solo per ricordarci che dire le bugie può creare disagio in noi e in chi amiamo.

“Partiamo dal presupposto che tutti lo facciamo, ma sapete perché si dicono le bugie? La menzogna, nella maggior parte dei casi, si usa per ottenere un obiettivo specifico ed è sempre formata da due momenti: quello in cui si genera la bugia e il momento di nascondere la verità. Il risultato? Uno sforzo cognitivo altissimo che implica molta fatica tanto che, quando mentiamo, ci mettiamo più tempo a rispondere alle domande. Eppure tutti diciamo bugie, e lo facciamo molto più spesso di quanto non crediate”. (cfr. grazia)

Come accennavo un tema delicato, dove tutti siamo coinvolti. Si dicono bugie di ogni genere che, secondo gli studiosi, hanno quattro motivi: bugie bianche, bugie per stress, bugie per avere potere, bugie per evitare i conflitti.

Bugie a fine di bene, per non stressare o agitare, per mantenere una situazione calma, bugie che nascono dalla pressione della vita, dalle richieste di un mondo sempre di corsa che ci mette a confronto con gli altri e dove non vogliamo apparire differenti dalla massa, bugie quando ci sentiamo deboli e vogliamo apparire forti e risoluti e bugie per evitare una discussione, un litigio o un rifiuto o conseguenze che sappiamo essere negative per noi e per gli altri. 

Ogni giorno, ognuno di noi, consciamente e inconsciamente, diciamo bugie, nascondiamo la verità, anche davanti alle richieste esplicite, come abbiamo visto per mantenere un situazione, perché non sappiamo decidere, perché è meglio che non si sappia, per il bene superiore o che noi riteniamo tale, per privacy, … e potremmo continuare.

La bugia è insita nel nostro dna, ma non sempre è buona, anzi non è buona mai la bugia, alcune volte può aiutare in una situazione, ma sicuramente nei rapporti interpersonali quando diventano legami forti, la bugia invece di salvaguardare danneggia, così come in una coppia, tra amici … come in una comunità.

Si può non dire tutta la verità, ma nasconderla, inventandola o negandola, allora diventa bugia negativa. Perché davanti a una richiesta specifica noi mentiamo? Per paura, per evitare discussioni, perché … è diventata un’abitudine e quindi mentiamo su tutto e su di tutti, ma se questo continua in un rapporto allora può diventare limite. Non dire determinate cose, avere dei segreti, credo che sia naturare, ma importante che i segreti che abbiamo non siano a discapito del partner o della comunità. Le bugie allora diventano una forma patologia, dire bugie, inventare, diventa un abitudine e questo non porta da nessuna parte. Se vogliamo salvaguardare un matrimonio, una convivenza, un amicizia, la verità,  la confidenza, l’onestà, elementi fondamentai per la convivenza, qualche bugia la diciamo per salvaguardare il valore, ma con l’impegno di trovare il momento per verificare il cammino con onesta, senza nascondere nulla a noi stessi e a chi ci vive accanto.

Dire le bugie, per sentirsi più grandi, più importanti, impegnati, migliori di quello che siamo, per apparire diversi o come avremmo voluto essere, bugie per non entrare nel merito delle situazioni, per rimanere anonimi, allora questo è un limite grosso che porterà alla fne di un rapporto, o di una conoscenza. 

“Spesso i bugiardi, i menzogneri, i mitomani, coloro che vengono definiti come affetti da “pseudologia fantastica” o “sindrome di pinocchio” vivono in un mondo di fantasia e non hanno una adeguata consapevolezza del loro disagio; essi credono che sia giusto mentire al fine di proteggere il proprio ego o per guadagnare dei benefici. Spesso i bugiardi sostengono di non inventare ma di omettere, anche quando è palese il loro impegno per manipolare la realtà. La bugia non è quasi mai fine a sé stessa, essa si configura come strategia per ottenere benefici rispetto alla “verità”. Tra l’altro i “mentitori professionisti” non hanno alcun pentimento, non hanno alcun rimorso ne senso di colpa, non sono nemmeno a disagio quando colti a mentire, non capiscono nemmeno la perdita di dignità e fiducia che si auto infliggono. Una volta che viene scoperto il loro castello di bugie molti bugiardi reagiscono mostrando aggressività e rabbia nei confronti di coloro che mettono in discussione quanto sostenuto, non perché scoperti ma perché non creduti; oppure si impegnano per credere e far credere di essere delle vittime e di avere delle giustificazioni”. (cfr. psicologo.taranto)

Ora, la bugia può avere mille aspetti dai risvolti psicologici, pertanto, questo fermarmi con voi su questo tema è solo per offrirvi uno spunto su un argomento che talvolta e il più delle volte neghiamo a noi stessi, perché insito nel nostro vivere. Bugie per sentirci all’altezza della situazione.

Solo la verità creerà, però, un vero legame con le persone, solo la verità aiuterà a crescere e comprendere le scelte dell’altro e a condividerle.

Impegniamoci a dire meno bugie e a non nascondere, a chi ci vogliamo bene, la verità dei nostri pensieri e delle nostre azioni e di conseguenza delle nostre scelte. Non nascondiamo la verità a chi amiamo, a chi riteniamo importante nella nostra vita, non diciamo mezze verità, ma impariamo a confidarci, si!, con le persone giuste, ma con quelle che riteniamo essere le persone giuste, allora, siate onesti e non mentite perché farete del male a voi stessi e a chi vi vuol bene. Meglio una dura verità che una dolce bugia. La verità vi farà liberi e felici.

@unavoce

 

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