dell’amore … e costruisci la tua vita

 

«O mio Dio, questa cosa è troppo più grande di noi: sia chiaro che sei tu l’unico responsabile di questa enormità» (Paul Claudel – Hymne du Saint Sacrement). 

«C’è, nell’evento pasquale e nell’Eucaristia che lo attualizza nei secoli, una “capienza” davvero enorme, nella quale l’intera storia è contenuta, come destinataria della grazia della redenzione… Questo stupore eucaristico desidero ridestare con la presente Lettera enciclica». (Ecclesia de Eucharistia, 2003 – nr. 5-6).

 

Gesù subisce la violenza della croce per togliere a noi questa violenza, ma l’umanità non ha capito, non ha imparato e ripete ogni giorno gli orrori dell’odio e della guerra. Come far comprendere che l’Eucarestia, la S. Messa, è il cuore del credente, del cristiano, del fedele a Dio? Come far comprendere che la fede, qualunque fede, qualunque religione, deve elevare il cuore dell’umanità e là dove questa viene meno c’è solo un’umanità egoista che conduce a disastri e umilia l’umanità stessa?

La ripetitività e la ritualità, lontane dalle tipologie moderne, la vuotezza talvolta delle nostre omelie, la sciatteria dei nostri gesti, lontani dalla verità, le musiche e i canti distanti dalla sensibilità, gli orari e le occasioni, … forse dovremmo, interrogarci fuori dagli schemi e rivedere qualche modalità celebrativa, salvando la tradizione e le norme che ci vengono date, ma adattandole per far comprendere il mistero dell’Eucarestia, il mistero dell’amicizia e dell’amore per il nostro popolo distratto da mille voci e da mille paure. 

A te giovane o persona che non vai più a Messa, perché si è svuotata di significato, pertanto mi permetto di dire: prova a riaffacciarti alla porta della Chiesa del tuo quartiere, del tuo paese, della tua caserma e con umiltà, semplicità e senza pregiudizi, ascolta, guarda, lasciati coinvolgere da quello che vedi e senti, fai entrare nel tuo cuore le luci fioche delle candele, i profumi sacri e le voci ripetitive della liturgia, ascolta Dio che parla al tuo cuore, non farti domande, guarda e lascia che la mente vada e pensi a quello che vuole, lasciati guidare dal cuore, dai sentimenti e dalle emozioni, lasciti trascinare dalla tristezza o dalla gioia, dalla rabbia o dalla delusione, lascia che lo spirito riprenda fiato dalle mille voci del mondo e della tua vita.

Certamente ricorderai la Messa alla quale partecipavi da bambino e ragazzo, forse la noia e l’obbligo che poi ti hanno allontanato, prova a riordinare le idee, non vedere solo quello che vede la tua mente, prova a vedere con il cuore le cose, ascolta la parola che dalla Bibbia viene letta, lasciati interrogare, non cercare di capire, lasciati andare nei tuoi pensieri, siediti, stai in piedi, in ginocchio o appoggiato alla colonna, in disparte o davanti, in silenzio o parlando … lascia che la tua vita scorra come in un film e ripensa a te, alle tue scelte, al tuo cammino, alle cose belle per cui devi ringraziare e a quelle che ti fanno stare in ansia, ai problemi e desideri, a quello che hai fatto e che ancora vuoi fare, all’amore e all’amicizia, alla salute e alla pace nel mondo … entra in questo quadro tridimensionale del tuo esistere, dove solo il tuo cuore saprà leggere e ascoltare.

La voce lontana del prete che celebra, dell’assemblea che risponde, del canto che magari ti annoia o ti distrae … lasciati andare, non farti domande, lascia che la mente fluisca nei suoi pensieri, qualunque essi siano, fermati e lascia che il tuo cuore parli alla tua mente. 

In quel contesto, in quella cornice c’è l’amore e l’amicizia, la fatica e la gioia, la pace e la serenità, la fratellanza e l’armonia e da lì dobbiamo ripartire per essere, per te e chi ti sta accanto, pace, serenità, gioia, amore, amicizia, impegno, aiuto …. per te lì recupera serenità e felicità, voglia di rimettersi in gioco e di superare le difficoltà, di chiedere e di dare  … lì riprendi fiato e continua il tuo cammino e fai le tue scelte … lì trova la forza e il coraggio, la determinazione e l’impegno, lì trova le risposte alla vita e alle cose belle e a quelle difficili … è la storia di un amore e di un’amicizia che dona se stesso e che da quella croce, che forse non capisci o ti scandalizza e ti condiziona, nasce la pace, dal sacrificio di uno solo nasce la spinta per ricominciare e fermare il nostro odio o risentimento, ansia o stress, paure e o delusioni, dal lì riparte l’impegno a vedere il mondo diverso e aiutarlo a non farsi guerra, ma ad amare e questo inizia dentro di te, attorno a te, in casa tua, nel tuo cuore … Questa è la S. Messa, l’Eucarestia a cui t’invito, affacciati al portone della tua chiesa e lasciati guidare dal cuore e non dalla mente …

A chi va a Messa ogni giorno, ogni domenica, a me prete dico: impegniamoci a far sognare ancora e scorgere nella tradizione e nella ritualità, antica e sempre nuova, l’amore di un Dio che ha offerto se stesso scommettendo su di noi e che crede in noi, lasciamoci usare da Dio, amiamolo nell’Eucarestia e costruiamo ogni giorno momenti di pace e serenità, di felicità e di amore, là dove c’è odio portare la pace, là dove c’è divisione portare la fratellanza, là dove c’è il vuoto o la lamentela portare speranza … solo così potremo costruire un mondo migliore, costruendo la nostra vita, fai un restauro se serve, fai un progetto se sei all’inizio … ma inizia a guardare alto e vedere oltre le nubi, oltre l’orizzonte … troverai te stesso, troverai la vita e la vivrai da protagonista e aiuterai altri a scorgere la bellezza che c’è oltre il grigio dell’odio e della superficialità di una vita che altrimenti rischia di non essere vissuta pienamente.

@unavoce

 

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