avresti tutto per essere felice e non lo sei

 

Aspirate ai carismi più grandi! E io vi mostrerò una via migliore di tutte. (1Cor 12,31)

 

Nel nostro vivere di corsa e pretendere o confrontarsi sempre con gli altri dimentichiamo una cosa importante ringraziare dei doni che abbiamo delle cose e delle persone che sono accanto a noi.

Vi riporto a grandi linee uno spunto di riflessione dal sito “diventarefelici” per farci aiutare a prendere coscienza di questo aspetto della nostra vita e imparare a guardare ad accorgerci a ringraziare.

“riceviamo tanti doni, ne siamo letteralmente sommersi, ma non sempre li vediamo, ma dobbiamo ricordarci di questo ed essere grati, casa, lavoro, salute, amici, oggetti ecc.. sono sempre stati lì, intorno a noi, ma non riusciamo sempre a vederli, questo con il rischio di lamentarci e di vedere sempre il giardino verde del vicino e non il nostro,, portandoci a non stare  bene malgrado abbiamo tutto per essere felice… Non dobbiamo cadere nell’illusione: NIENTE determina come stai. Non è la mia casa a farmi stare bene, ma la mia capacità di provare gratitudine e riconoscere il dono dietro a quello che vivo. Penso che abbiamo più doni, che diritti … Ne avevo scritto una newsletter, e la puoi leggere in questa pagina ⇒ (cfr. dalla Newsletter di “diventare felici” di G. Papasidero)

Ora, sulla base di questa presa di coscienza, dovremmo tutti fare un passo indietro e iniziare a stupirci della vita e di quello che abbiamo godere delle cose e delle persone che sono accanto a noi e saper ringraziare di quello che abbiamo ed essere felici. Non dico c’è gente che sta peggio, perché potreste dirmi ce ne sono altre che stanno meglio, ma il segreto è godere di quello che abbiamo.

La gratitudine è alla base di questo atteggiamento, ciò non significa accontentarsi, bisogna sempre puntare in altro aspirare ai carismi più grandi ci ricorda San Paolo, ma i Carismi sono i valori e sono questi a farci grandi, a farci felici a renderci migliori e vivere la vita in modo pieno e autentico.

Impariamo ad essere grati, a ringraziare, cambia prospettiva e impara a soffermarti sulle piccole cose e allenati ad essere grato, impara a sorridere e il tuo stato di vita cambierà radicalmente. Le tue ansie il tuo stress vedrai si ridurranno.

Grato per tutto quello che ti sta attorno e che solitamente non vedi la natura, le cose che ti servono per vivere, le piccole e gradi cose dalla casa, come accennavamo, alla macchina, al lavoro, alle amicizie, a un vestito, al cibo, ecc.

Ovviamente bisogna educarsi a questo, non nasce dal nulla e ti consiglio di scrivere sul tuo diario se ne hai uno o su un quaderno “le cose per cui essere grati e magari anche di una serie di azioni concrete che verranno svolte durante il giorno per manifestare la propria gratitudine agli altri e al mondo … ” (cfr. Metodo Ongaro®)

La gratitudine è un bellissimo sentimento che porta luce e serenità nella vita di chi la percepisce e di riflesso nell’anima delle persone con cui interagiamo. Decidere di coltivare la gratitudine è un po’ come costruire un boomerang che, una volta lanciato, ci ritorna indietro più ricco e potente di prima. Scopri la forza della gratitudine attraverso la meditazione”  (cfr. Metodo Ongaro®)

Parti subito da questo brano delle lettere di Paolo alla comunità di Corinto e calati a guardarti attorno e  scoprirai tanti motivi per cui essere grato.

“Aspirate ai carismi più grandi! E io vi mostrerò una via migliore di tutte. Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna. E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla. E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova. La carità, è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità.  Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.  La carità non avrà mai fine”. (1Cor 12,31-13,1-8)

@unavoce

 

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