un film per crescere

 

Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? (Matteo, 6,28-30)

 

Non solo oggi ma da sempre, sembra che le cose che facciano notizia e prendano la nostra attenzione siano solo le cose brutte e ogni giorno leggiamo sui social e i quotidiani notizie sempre più impressionanti: guerre vicine e lontane, odio tra le persone amiche, colleghi e anche famiglie, insofferenza verso tutto e tutti, scandali, problemi di ogni tipo e facciamo fatica a scorgere in uno scenario sociale così complicato il bene e il bello.  Pertanto, se ci lasciano coinvolgere in questo stile di vita e di pensiero non riusciremo a vivere la vita e non sapremo gustare le tante belle cose che invece ci circondano. Sembra che se non ci sono i soldi non possiamo vivere e da una parte questo è vero ma ci sono cose per le quali non servono i soldi per goderne e per farci crescere nella ricerca del bene e del bello, elementi essenziali della vita, di ogni vita. 

Non lasciamoci, allora, schiacciare da questo sistema di pensiero, questo modo di vedere le cose, di giudicare e criticare e pur tenendo i piedi per terra e leggere i fatti per quello che sono, impariamo a vedere la vita non solo con gli occhi e la ragione, ma anche con il cuore e l’anima.

Una vita senza bellezza cos’è? E’ la domanda che vorrei rivolgere a me e a voi, direi che non è nulla, che è arida e vuota. Non è nulla! e la bellezza non è solo quella esteriore ma quella che abbiamo dentro. Bellezza interiore che poi diventa creativa attorno a noi. Così, vorrei invitarvi a fare lo sforzo di sapervi accorgere del bello che vi circonda e che diventa necessario per vivere la vita in modo vero, autentico e anche nella fede in cui crediamo. Una fede che va rinnovata e alimentata attraverso la ricchezza della nostra mente e del nostro cuore che però devono essere alimentati se vogliamo che crescano e che ci diano il giusto sguardo.

Prova a fare un elenco delle belle cose di cui sei circondato, forse farai fatica ma se i tuoi occhi impareranno a scorgere al di là e al di sopra vedrai cose grandi e sarai grato per quello che hai e che sei.

Vorrei invitarti a vedere un film da poco sui nostri schermi: “La Signora delle rose”, “Una storia in cui si intrecciano molti temi, dalle passioni che sono motore della vita all’importanza della condivisione, fino a una riflessione sul concetto di famiglia, che in alcuni casi non è quella in cui si è nati, ma quella a cui si sceglie di appartenere”. (cfr. movieplayer)

Impariamo anche noi il linguaggio dei fiori, il linguaggio del bene, del bello, dell’amore. La bellezza è un nutrimento per l’anima. Scegliere il bello significa scegliere Dio, scegliere il bello significa soverchiare il brutto e dargli una speranza nuova, la croce ne è l’esempio più significativo e rivoluzionario. Sii così nella vita e sarai così nel mondo e per te.

Egli ci ha salvati e ci ha rivolto una santa chiamata, non a motivo delle nostre opere, ma secondo il suo proposito e la grazia che ci è stata fatta in Cristo Gesù fin dall’eternità, e che è stata ora manifestata con l’apparizione del Salvatore nostro Cristo Gesù, il quale ha distrutto la morte e ha messo in luce la vita e l’immortalità mediante il vangelo”. (2 Timoteo 1,9-10)

Impariamo il linguaggio dei fiori, se nell’ottocento era un linguaggio per esprimere quello che non si poteva o voleva dire, oggi questo linguaggio ideale anche fantastico potremmo usarlo con il saper leggere le cose da un altro punto di vita, con uno sguardo di speranza. Sarà allora il linguaggio dell’amore, sarà il linguaggio della speranza, della luce vera che fa crescere e vivere con lo sguardo verso il cielo, verso la vita eterna, verso quella felice bellezza che è la vita che ci è stata donata e che dobbiamo vivere in modo autentico.

@unavoce

 

Foto di Copertina: fonte