Imparare per vivere

 

Egli non ci tratta secondo i nostri peccati,
e non ci castiga in proporzione alle nostre colpe.

Come i cieli sono alti al di sopra della terra,

così è grande la sua bontà verso quelli che lo temono.

Come è lontano l’oriente dall’occidente,

così ha egli allontanato da noi le nostre colpe.
(Salmo 103, 10 – 12)

 

Chi di noi non ha mai sbagliato, chi di noi non ha fatto errori, tutti commettiamo errori, sbagliare è umano, quello che dobbiamo però non dimenticare e che è altrettanto necessario è perdonare. Ascoltiamo cosa ci dicono gli esperti sulla psicologia di questo atteggiamento. Discoro ampio e che dovrebbe prevedere un analisi dettagliata, ma che qui riporto a grandi line per aiutarci a non dimenticare nel nostro quotidiano quanto accade talvolta e che ci crea problemi più grandi di quello che in realtà sono.

“viviamo in una società che ha un pessimo rapporto con gli errori. Quando qualcuno sbaglia, siamo rapidi a condannare. Magari anche tu, quando qualcuno sbaglia, reagisci male. E occhio: non importa se lo fai vedere… se siamo spesso critici, esigenti, giudicanti e condanniamo chi sbaglia… Considerando che di errori, negli altri, ne possiamo vedere solo una piccola parte… Quanto saremo duri con noi stessi, di cui conosciamo quasi tutti gli errori? Se diventiamo aggressivi, impazienti, vendicativi con chi fa un errore… Quanto saremo duri con noi stessi che di errori ne commettiamo (come tutti!) tanti? tutti commettiamo tanti errori. Solo che i tuoi… li vedi quasi tutti. Vuoi smettere di trattarti male? Inizia a trattare con pazienza e comprensione chiunque sbagli. Tu. Gli altri. E ricorda: non conta se si vede, se usi parole o azioni. Anche solo pensare in modo negativo e provare emozioni negative, è il segnale che stai giudicando e condannando chi sbaglia. Ed essendo creature che sbagliamo spesso… è una pessima abitudine condannare chi sbaglia. Giusto per chiarire: non condannare chi sbaglia non vuol dire far finta di niente o subire i comportamenti negativi. Posso considerare le azioni degli altri sbagliate e agire per fermarli o proteggere chi ne è vittima. Senza per questo condannare la persona”. (cfr. dalla Newsletter diventarefelici)

Se questo è il criterio umano, vorrei sottolineare l’aspetto spirituale di questo di cui stiamo parlano: peccato, errore e perdono.

I Vangeli sono costellati dal perdono, Gesù non condanna, educa, guida, corregge e perdona. Se non impariamo a perdonare non saremo capaci di vivere sereni, se non impariamo a perdonare la vita diventerà un macigno difficile da spostare. Perdono, comprensione e amore e ci aiutano a superare quei limiti di superbia, di invidia, di permalosità che ci allontanano da tutto e da tutti e soprattutto da Dio.

Perdona come vorresti essere perdonato, comportati con gli altri con l’amore e l’attenzione che desideri. Non pretendere se non sei capace di dare. Questo potrebbe chiuderci, isolarci e questo non è cristiano, non è umana. Noi siamo una società e come tale viviamo insieme, non tutti ci posso piacere ma questo non ci esonera dal difetto e direi dal peccato di sparlare, di essere cattivi, di isolare con le parole, forse più che con i gesti, le persone.

Non è mia intenzione fare un trattato sul peccato e il perdono ma solo richiamare alla vostra e mia attenzione quello che ogni giorno accade nel vivere. Si sbaglia, si commettono errori, riconoscerlo sarebbe già una grande cosa e se non ce ne accorgiamo, magari qualche fratello ce lo potrebbe far notare … e questo non è essere cattivi, ma questo è voler bene è per far crescere. Ecco, però, come dobbiamo rapportarci con gli errori e con il perdono, come dobbiamo vivere la nostra vita in famiglia e in società: nella carità, con amore, con stima reciproca, come una correzione fraterna e non come un puntare il dito, non come giudizio, ma come un impegno ad educare , ad educarci tutti insieme a vivere secondo il Vangelo.

Mille esempi troviamo nella Bibbia, lascio a te, ora, di cercarli e chiudo questo semplice discorso con il versetto 12 del vangelo di Matteo al Capitolo 6, il Padre nostro: “e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori”. Così prega, così vivi.

@unavoce

 

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