La FOTO, il motivo della scelta:

15° Stormo – HH-139A dell’85° Centro Combat Search & Rescue di Pratica di Mare

Nel buoi della vita gli uomini e le donne del comparto Difesa diventano luce e speranza, questo scatto ci ricorda il loro servizio, il loro impegno e la loro professionalità che diventano vangelo vissuto.

(Cfr. roma.repubblica.it)

 

AVVISOCon l’Inizio del Nuovo Anno Liturgico il prossimo 27 Novembre, questa pagina cambierà veste diventando “Il Francobollo Spirituale”

Militari uomini della speranza

 

“PENSIERI CON LE STELLETTE”

sul Vangelo della Domenica

 

XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Lc 21, 5-19

«Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo

  

“Ci sembra spesso di essere ormai alle soglie della fine del mondo. Basta accendere un telegiornale per rendersi conto che tutto è così tremendamente precario: la pace, il clima, la crisi. Le nostre cronache sono piene di tragedia, e persino le buone notizie sbiadiscono davanti a fatti terrificanti che accadono ogni giorno. È proprio a questa “sensazione di fine” che il vangelo di oggi parla: “Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. (…) Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine”. (…) “Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo”. Il mondo è questa mescolanza di buio e di luce, ma si sa che il buio fa più rumore della luce. Il dolore ha argomenti più convincenti del bene. Un telegiornale non camperebbe a lungo se desse solo buone notizie. Diventerebbe un Vangelo, e a noi piacciono le cronache nere, mica le buone notizie. Ecco perché siamo più propensi a leggere i titoli di un quotidiano che una pagina del Vangelo ogni giorno. Ma è il Vangelo che ci ricorda chi siamo veramente, i giornali al massimo ci ricordano cosa siamo diventati. E’ la memoria di chi siamo veramente che ci salva”. (Cfr. d.L.M. Epicoco)

In questo mondo distratto dove ci viene ricordato da più parti di fare la cosa giusta, di rivedere le priorità, di ricordarci di vivere in armonia i nostri fedeli cristiani in divisa servono questi valori aiutando questo bene a crescere. Sono, con la loro presenza professionale e di fede, luce nel buoi. Dove l’odio sembra vincere ci ricordano che con l’impegno e il sacrificio si può scorgere la vera luce dell’amore. Mi piace pensarli e definirli come gli uomini e le donne della speranza per un mondo migliore.

13.11.22XXXIII@unavoce