San Giuseppe con Gesù adolescente nella bottega di falegname, adattamento del 1° Lgt. Leonardo Ciccarelli
Quadro conservato nella Parrocchia dei Militrai “Madonna di Loreto” – 15° Stormo
In cammino verso il Natale
In questo nostro incontrarci, in modo virtuale sulle pagine di questo sito, vorrei accompagnarvi, in questo tempo offrendovi alcune semplici riflessioni sui protagonisti dell’Avvento e oggi mi voglio soffermare sulla figura di Giuseppe con una meditazione.
Prima di continuare, un riepilogo del nostro cammino, prima di lasciarvi alla lettura di questa “lettera a San Giuseppe”. La nostra comunità cristiana con le stellette ha scelto come tema, in questo anno pastorale per camminare insieme il tema: “Servire nell’amore per l’amore” in occasione del quinto anniversario della promulgazione dell’Esortazione Apostolica “Amoris laetitia”, la “gioia dell’amore”.
Servire, servire la famiglia, servire l’amore, servire alla luce della specifica vocazione che questa realtà di Chiesa, a cui apparteniamo, ci offre. Famiglia personale, creata, famiglia di lavoro, famiglia di parrocchia … realtà che possono avere lo stesso nome e che racchiudono differenti modi di vita, con alti e bassi, con difficoltà e pregi.
Ora, che abbiamo iniziato il cammino del nuovo Anno Liturgico e dove la Conferenza Episcopale Italina ci propone un percorso comune dal titolo: “Un Bambino è nato per noi”, attraverso un “itinerario al seguito di Cristo e in comunione con tutta la Chiesa «è per noi la possibilità di crescere nella conoscenza del mistero di Cristo, immergendo la nostra vita nel mistero della sua Pasqua, in attesa del suo ritorno. È questa una vera formazione continua. La nostra vita non è un susseguirsi casuale e caotico di eventi ma un percorso che, di Pasqua in Pasqua, ci conforma a Lui nell’attesa che si compia la beata speranza e venga il nostro Salvatore, Gesù Cristo» (cfr. Desiderio desideravi, 64), eccoci a percorrere la strada insieme con questo spirito. La mia semplice lettera offerta per iniziare questo periodo, dal titolo “Tempo per Desiderare” ci orienta e ci unisce a tutta la Chiesa e così, attraverso i sussidi proposti, vorrei portare alla vostra attenzione la figura di San Giuseppe, non marginale in questa vicenda dell’attesa.
Una personaggio che ci aiuterà a rimanere nel solco delle nostra fede e del cammino della Chiesa per giungere a celebrare la nascita del nostro Salvatore con quello spirto e quell’atteggiamento di amore e disponibilità, di desiderio e di attesa che contraddistinguono la sua personalità e ci aiuterà a conformarci al progetto di Dio.
“Giuseppe è l’uomo mediante il quale Dio si prende cura degli inizi della storia della Redenzione. Egli è il vero “miracolo” con cui Dio salva il bambino e sua madre. Alla fine di ogni vicenda che vede Giuseppe come protagonista, il Cielo interviene fidandosi del coraggio creativo di quest’uomo (cfr. Lc 2,6-7). Esso emerge soprattutto quando si incontrano difficoltà. Infatti, davanti a una difficoltà ci si può fermare e abbandonare il campo, oppure ingegnarsi in qualche modo. Sono a volte proprio le difficoltà che tirano fuori da ciascuno di noi risorse che nemmeno pensavamo di avere; la “buona notizia” del Vangelo, infatti, sta nel far vedere come Dio trovi sempre il modo per realizzare il suo piano di salvezza. Si tratta dello stesso coraggio creativo dimostrato dagli amici del paralitico che, per presentarlo a Gesù, lo calarono giù dal tetto (cfr. Lc 5,17-26). Gesù riconosce la fede creativa con cui quegli uomini cercano di portargli il loro amico malato. Anche la nostra vita a volte sembra in balia dei poteri forti, ma il Vangelo ci dice che ciò che conta Dio riesce sempre a salvarlo, a condizione che usiamo lo stesso coraggio creativo del carpentiere di Nazareth, il quale sa trasformare un problema in un’opportunità anteponendo sempre la fiducia nella provvidenza”. (cfr. Lettera Apostolica “Patris Corde”)
Vi lascio, come vi accennavo, in allegato, una bella meditazione: “Lettera a San Giuseppe” di don Tonino Bello, possa aiutarci a pregare e a preparaci nel modo e nello stile giusto ad accogliere il Signore che come Bambino viene in mezzo a noi per servire nell’amore e per amore con lo stile della famiglia. Desideriamo di incontrarlo e prepariamoci a viverlo ogni giorno nelle nostre quotidiane scelte.
@unavoce