Con commozione ricordiamo la sua persona così nobile, così gentile. E sentiamo nel cuore tanta gratitudine: gratitudine a Dio per averlo donato alla Chiesa e al mondo; gratitudine a lui, per tutto il bene che ha compiuto, e soprattutto per la sua testimonianza di fede e di preghiera, specialmente in questi ultimi anni di vita ritirata. Solo Dio conosce il valore e la forza della sua intercessione, dei suoi sacrifici offerti per il bene della Chiesa. (cfr. Papa Francesco)

 

Commemorando il compianto Papa emerito Benedetto XVI, il Santo Padre papa Francesco, nell’omelia ai primi Vespri della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, ha ricordato il suo predecessore sottolineando il carattere nobile e gentile. Credo sia bello ricordarlo così e farne tesoro anche per noi cristiani e soprattutto uomini a servizio della Chiesa di Cristo. 

La nobiltà e la gentilezza d’animo sono alla base del dialogo soprattutto nella nostra moderna società fatta di ostacoli e molte volte di toni duri e non mi riferisco solo a quegli eventi di guerra o di odio ma in ogni gesto e attività umana, recuperare questi elementi umani ci potrà aiutare a vivere la dimensione dello spirito in modo adeguato e a disintossicarci dal male che serpeggia nel mondo diventando elementi di unità, di dialogo, di fraternità offrendo prospettive nuove di un vivere dignitoso.

Il dialogo perseverante e coraggioso non fa notizia come gli scontri e i conflitti, eppure aiuta discretamente il mondo a vivere meglio. Ebbene, la gentilezza fa parte del dialogo. Non è solo questione di “galateo”; non è questione di “etichetta”, di forme galanti… No, non è questo che intendiamo qui parlando di gentilezza. Si tratta invece di una virtù da recuperare e da esercitare ogni giorno, per andare controcorrente e umanizzare le nostre società. (cfr. Papa Francesco

Con il Suo Testamento Spirituale ci lascia ancora una volta l’insegnamento più vero, poche semplici parole di ringraziamento e una considerazione semplice, riportando Cristo al Centro e la fede al suo ruolo fondamentale che non bisogna mai abbandonare.

“Rimanete saldi nella fede” questa la preghiera che ci assicura dal cielo per tutti noi e l’impegno che ci lascia a rimanere di Cristo e con Cristo sempre.

Sia questo il modo per commemorarlo, per ricordarlo nella preghiera e la spinta a continuare il cammino nella Chiesa e per la Chiesa.

@unavoce

 

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