Cinque linee guida

 

“La Santa Sede opera nella scena internazionale “non per garantire una pace qualsiasi, che sarebbe percepita unicamente come l’assenza di guerra, ma per sostenere un’idea di pace quale frutto di relazioni giuste, del rispetto delle norme internazionali, della protezione dei diritti umani fondamentali, a cominciare da quelli dei più poveri e dei più vulnerabili”. (cfr. Card. Parolin)

 

In questi giorni in occasione della consegna di un premio e ti rimando all’articolo apparso sul sito della Santa Sede “Vatican News”, il Cardinale Segretario di Stato Vaticano, ci ha ricordato quali sono le strade vere per costruire la pace, dove non basta una assenza di guerra ma è necessario un impegno a sostenere sempre, in tutti gli ambiti della vita, l’idea di pace.

“Riconciliazione, che ha bisogno del dialogo e del confronto per arrivare ad una giusta soluzioni dove tutti possano essere ugualmente vincitori, perché riconciliati. Verità, che implica di non falsificare le notizie e le informazioni a proprio vantaggio. Giustizia, che è il rispetto della dignità e dei diritti altrui. Solidarietà, che significa non lasciare nessuno indietro. Libertà, cioè l’aspirazione a poter essere se stessi come persona e come popolo”. (cfr. Card. P. Parolin)

La pace vera nasce nel cuore delle persone e bisogna che le idee siano chiare e che ci sia la volontà di costruirla ogni giorno, in ogni situazione di vita.

Nel nostro parlare, e anche nel nostro comunicare sui mezzi di comunicazione che ormai sono a disposizione di tutti, ci sia l’impegno di proporre sempre parole, gentili e adeguate di pace riportando fatti e situazioni non tanto per fare uno scoop ma per ricordarci ed educarci a costruire la pace.

Purtroppo sempre più assistiamo a notizie banali riportate e quelle vere commentate in modo non sempre corretto, è impegno di tutti e a tutti i livelli di costruire occasioni di dialogo, di rispetto, di fraternità, pur proponendo le proprie idee ma senza denigrare e incitare a scontri anche solo verbali. La verità ci deve sempre essere ma se la viviamo nella carità, nell’intelligente modo di esporla, allora possiamo creare strade per il dialogo in un clima di rispetto e non di conflitto.

Troppo facile condannare guerre vicine o lontane se poi non abbiamo un cuore di pace nelle situazioni ordinarie del nostro vivere.

Il progresso vero per il mondo deve essere per tutti e non a discapito di qualcuno, il vero progresso non è ammucchiare ma condividere e tutti, ognuno secondo le sue possibilità e situazioni, deve contribuire.

La vera pace parte dal rispetto delle regole che ci siamo dati per vivere nella giustizia e nella pace, ma se queste regole le adattiamo alle nostre esigenze o capricci, invidie e programmi, allora alla fine ci si scontra e invece di aiutarci ci combattiamo. Guerre che non solo con le armi ma economica, culturale, religiosa, filosofica, sanitaria, tutto diventa limite se non è vissuto e usato per il bene comune.

Ora, le parole del Cardinale Parolin, rivolte ai comunicatori cattolici, possono diventare linea guida anche per ognuno di noi che amiamo mettere e condividere sui social tutto, dalle occasione e momenti del nostro vivere a quello di altri, se lo facciamo non dobbiamo mai dimenticare che siamo cristiani e la guida del nostro vivere è la vita di Gesù, è il Suo vangelo, quello è e deve essere il riferimento del nostro parlare e del nostro agire. 

“coloro che comunicano devono stringere un legame stretto con Cristo, sole di giustizia”. In un mondo “livellato, dove tutto sembra essere uguale, ricordiamoci dell’immenso, inestimabile valore della fede cattolica, dell’insuperabile dottrina e sapienza cristiana, che abbiamo il dovere di approfondire, vivere e trasmettere”.  L’invito è a rinnovare l’incontro con Gesù Cristo e a essere testimoni, che oggi vuol dire soprattutto “rafforzare il nostro attaccamento al Signore” e fare di lui il modello della nostra vita”. (cfr. VaticanNews)

Le cinque linee guide dalla diplomazia della Santa Sede, esposte dal cardinale Segretario di Stato Vaticano, ci aiutano a costruire anche noi, nel nostro quotidiano, lo stile di pace e di verità con carità e amore alla scuola di Cristo: riconciliazione, verità, giustizia, solidarietà, libertà. Impariamo anche noi ogni giorno a essere persone che sanno riconciliarsi e riconciliare attraverso la verità e nella giustizia con atteggiamenti di solidarietà e di libertà rispettosa. Non è certo un cammino facile, ma è il cammino cristiano alla scuola del vangelo, quel vangelo che preghiamo e celebriamo ma che deve diventare linea guida in ogni nostra azione, in ogni nostra parola. Dalla preghiera personale e comunitaria riprendiamo in mano la nostra vita e diventiamo capaci di gesti così, per costruire pace e formazione pacifica nel vivere di tutti i giorni. La verità è fedeltà a Dio e al prossimo.

@unavoce

 

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