Libertà e fede

Essere liberi è una scelta. Sentirsi liberi è un modo di vivere.

 

Quante volte si parla di libertà e tutti, dalla politica alla religione, dalla cultura alla società, si parla e si rivendica questo valore. Oggi vorrei affrontarlo in un modo, forse un po’ originale, ma che forse ci può aiutare a comprendere cosa significa libertà e felicità in concerto con la vita e le relazioni perché la vera libertà e la felicità non sono un elemento personale ma sociale e per quanto si possa discutere o rivendicare non è un elemento individuale o privato perché viviamo su questa terra insieme ad altre persone. 

Il più delle volte noi non siamo felici veramente perché non ci sentiamo liberi di fare quello che desideriamo, di scegliere quello che ci piace per mille motivi: la famiglia, la società, la fede, la morale, i condizionamenti interni, esterni, l’educazione ricevuta, … e potremmo continuare all’infinito. Noi crediamo di essere liberi quando abbiamo ottenuto tutte queste cose o addirittura solo quando siamo economicamente indipendenti. Il rischio però poi è quello di aver raggiunto tutte queste cose e non sentirsi ancora liberi veramente.

La nostra libertà è uno stato mentale che dobbiamo acquisire e non tanto dai risultati che otteniamo, anche, ma dalla nostra mente da come pensiamo, vediamo e leggiamo le cose della vita. Molti studi e diverse pubblicazione ci parlano di questo argomento. Vi rimando a un articolo di Andrea Giuliodori, che forse può illuminarci sul cammino da percorrere per trovare questa agognata felicità. Lui ci parla citando altri autori di “quattro accordi”:

  1. Sii impeccabile con le parole, sia esterne che interne verso te stesso.
  2. Non prendere nulla in modo personale, perché chi emette giudizi non definisce gli altri, ma se stesso.
  3. Non dare per scontato nulla, non arrivare alle conclusioni con supposizioni varie
  4. Fai sempre del tuo meglio, anche se sembra scontato non lo è “Non ci sentiremo al nostro meglio ogni giorno, ma ogni giorno possiamo fare del nostro meglio”.

Ora, forse non sono la soluzione a tutte le libertà che desideriamo ottenere, ma sicuramente ci aiuteranno ad acquistare quella libertà profonda interiore e questa ci aiuterà poi ad avere la mente libera per essere veramente liberi e felici come desideriamo.

Detto questo, che potrebbe essere solo un’analisi psicologica o sociale, come credenti dobbiamo non dimenticare gli insegnamenti del Vangelo dove Gesù è la vera libertà. Con buona pace degli atei o di altre convinzioni e idee religiose e senza fare propaganda o nasconderci dietro gli errori della struttura Chiesa, il Signore Gesù il figlio di Dio che è venuto in mezzo a noi, ci ha insegnato che Lui è la Verità e in Lui troviamo la vera libertà e la piena felicità.

Il problema è far coincidere la mente con il cuore, la fede con la vita e per questo serve tutto il cammino del tempo che ci è concesso, ma se in questo cammino di crescita umana e religiosa usiamo di questi strumenti e consigli indicatici dagli studiosi, forse potremmo arrivare alla piena felicità e realizzazione della nostra vita umana e spirituale alla luce del Vangelo con maggiore efficacia, perché il Vangelo non è avulso dalla vita ma è la vita e le indicazioni che ci sono state suggerite coincidono con l’insegnamento di Cristo.

  1. Sii impeccabile – Il tuo parlare si si o no no (Mt 5, 37)
  2. Non prendere nulla in modo personale – Chi è senza peccato scagli la prima pietra (Gv 8,7)
  3. Non dare per scontato nulla – perché hai veduto hai creduto (Gv 20, 29)
  4. Fai sempre del tuo meglio – Oggi voglio venire a casa tua (Lc 19,5).

Tertulliano, scrittore cristiano del primo secolo, scriveva in un suo scritto, “A Scapola” (II,2): “senza libertà non c’è vera fede”, ecco qui siamo al punto cruciale dell’antropologia, l’uomo è stato creato libero e può scegliere tra il bene e il male, solo la sua volontà lo farà felice. Argomento non facile da affrontare ma che ci orienta nei nostri pensieri oggi mentre siamo alla ricerca della felicità, vero obiettivo di ogni vita. Una felicità che non sempre concorda con la libertà perché come abbiamo intuito è condizionata dalla nostra mente e dalla pressione esterna che anche per la religione hanno creato problemi nella storia anche recente. Liti che deturpano la religione che è e deve essere risposta alla fede. La Grazia divina compie il suo percorso al cuore che sa accoglierlo. Siamo consapevoli allora che l’esercizio della libertà è tutt’altro che facile, perché essere liberi non è solo una reazione istintiva ne sottrarsi a oppressioni e ingiustizie, ma una scelta che solo noi possiamo fare.

La libertà vera ed autentica, come ci ricorda in un suo articolo su Avvenire il Card. Gianfranco Ravasi, è un viaggio non facile perché come dice San Paolo comporta una esistenza cosciente e rispettosa nella quale molte volte cadiamo nel limite, nel peccato. Gesù nella sua vita terrena non ha mai voluto adesioni forzate ma libere, una fede ricca di amore. Allora sarà solo vivendo la fede seriamente che ci aiuterà a raggiungere la vera libertà in una vita felice.

Sentirsi liberi veramente sarà una attività che dipenderà esclusivamente da noi, dai nostri modi di pensare e di agire, nella fede che abbiamo e che cerchiamo di vivere, nel confrontarsi con il mondo, questo mondo che grida e cerca libertà rifiutando Dio e nello stesso tempo cercando qualche “cosa” a cui da nomi differenti che compensi questa mancanza alla quale a deciso di rinunciare perché così ha l’impressione di sentirsi libero, diventando poi senza accorgersi schiavo di se stesso.

Recuperiamo la nostra vera libertà diventando protagonisti della nostra vita senza necessariamente essere egoisti e rivoluzionari nei linguaggi e nei modi, nei giudizi e nei pregiudizi, ma con uno sguardo grande, alto e pieno di speranza, questo ci permetterà di adempiere quei quattro “accordi” che ci sono stati suggeriti e che noi possiamo vivere alla luce del cammino cristiano. Riprendi in mano la tua vita. 

@unavoce

 

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