La Gentilezza

Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo; contro queste cose non c’è legge. (Galati, 5, 22-23)

“La gentilezza è una liberazione dalla crudeltà che a volte penetra le relazioni umane, dall’ansietà che non ci lascia pensare agli altri, dall’urgenza distratta che ignora che anche gli altri hanno diritto a essere felici … trasforma profondamente lo stile di vita, i rapporti sociali, il modo di dibattere e di confrontare le idee. Facilita la ricerca di consensi e apre strade là dove l’esasperazione distrugge tutti i ponti”. (cfr. Enciclica “Fratelli Tutti” n.224 di Papa Francesco

“In questo mondo sempre più impersonale e distratto abbiamo più bisogno che mai della gentilezza. Quando la riceviamo, ci aiuta a star meglio, a volte ci salva la vita. Ma anche essere gentili ci fa un gran bene. La vera gentilezza è fine a se stessa. Tuttavia offre immensi vantaggi per la nostra crescita personale, la nostra salute, le relazioni con gli altri, perfino l’apprendimento scolastico, l’efficienza nel lavoro e il successo negli affari. Nella gentilezza scopriamo una forza che ci aiuta a trovare il nostro equilibrio e il senso della vita. In questa nuova edizione sono stati aggiunti una nuova introduzione con una rassegna dei più recenti studi scientifici, un capitolo sull’innocuità, una sezione di esercizi psicologici e una lista di libri sull’argomento” (cfr. ed. Mondadori)

 

In questi giorni mi è capitato tra le mani prendendo dalla nostra Biblioteca un bel libro che vi consiglio, “la Forza della gentilezza” di Piero Ferrucci, uno Psicoterapeuta e filosofo italiano edito da Mondadori, una bella lettura per fermarci a riflettere sulla nostra vita e su noi stessi, i modi che usiamo per interagire con il mondo vivendo i nostri valori di vita, di fede e di cultura.

“La scansione computerizzata delle attività cerebrali mostra che quando mentiamo il cervello deve compiere una serie di complesse operazioni che invece gli è risparmiata quando diciamo la verità. Lo scienziato che ha inventato questo metodo sostiene che il cervello dice la verità «di default», che è stato programmato per essere così. Traduzione: siamo fatti per essere sinceri” da (cfr. “LA FORZA DELLA GENTILEZZA” di Piero Ferrucci – Ed. Mondadori)

Se questa è la struttura ordinaria della nostra mente e della nostra natura, allora sarà importante farci delle domande e guardarci dentro. La nostra vita di fede ha come finalità l’amicizia con Dio e nel Libro l’autore cita molte volte il Dalai Lama, che ha scritto pure l’introduzione a questo saggio. In un’ottica di apertura alla cultura, al bene comune, al dialogo interreligioso se sappiamo leggere senza paraocchi e campanilismi ci troveremo difronte a una saggezza antica quanto il mondo condivisa e condivisibile da tutte le religioni.

“Essere trasparenti è un sollievo. L’acqua torbida e limacciosa nasconde chissà quali brutte sorprese. Quella limpida lascia vedere il fondo, i relitti e i rifiuti, ma anche i pesci multicolori, le conchiglie, le stelle marine. La sincerità fa sì che si possa guardare una persona negli occhi e avere la sensazione di arrivarle dritto al cuore, perché non ci sono schermi, non ci sono finzioni. E ti permette di lasciarti vedere senza voltare gli occhi dall’altra parte. Conoscere sé stessi, diceva lo psicologo Sydney Jourard nel suo libro La trasparenza del sé, è la condizione sine qua non della salute mentale. Ma non possiamo conoscere noi stessi da soli: dobbiamo prima lasciarci conoscere da qualcun altro senza coprirci o bluffare. Per Jourard i sintomi nevrotici, come la paura di uscire di casa o la depressione, non sono altro che schermi che noi erigiamo per non lasciarci vedere dagli altri. Quando diventiamo più trasparenti, ci sentiamo meglio… Questa apertura funziona nei due sensi. Se siamo onesti con gli altri, lo saremo anche con noi stessi. Se siamo onesti con noi stessi lo saremo con gli altri. Possiamo diventare capaci di guardare senza timore dentro di noi senza evadere o distrarci. Il diario è un ottimo metodo per riuscire nell’impresa. Infatti, le persone che tengono un diario si sentono meglio, e stanno meglio anche di salute: scrivere di sé è un modo di entrare in contatto con le proprie emozioni e di rivelarsi a sé stessi, e quindi si è poi più capaci di fare lo stesso con gli altri. Come dice Polonio nell’Amleto: «This above all: to thine ownself be true, / And it must follow, as the night the day, / thou canst not then be false to any man» (Sopra ogni cosa poi sii sincero con te medesimo, e ne seguirà, come la notte il giorno, che non potrai essere mendace cogli altri)”. (cfr. o.c.)

Vi rimando ora a una chiara recensione del libro per avere un saggio di quello che potreste trovare nella sua lettura: “Leggere queste pagine mi ha fatto assaporare qualcosa di buono e, come dice il Dalai Lama, “è straordinariamente importante che noi cerchiamo di fare qualcosa di buono con la nostra vita.
Il modo per creare valori nella nostra vita, come perle di una unica collana, Piero Ferrucci ce lo mostra ampiamente in queste pagine, invitandoci a nutrire queste qualità umane fondamentali sopra enunciate, fra cui la sincerità, la fiducia e la gratitudine, su cui mi piace soffermarmi… Sembra paradossale ma il modo più intelligente e davvero semplice per raggiungere la nostra libertà è sentire quella sensazione fugace che è la felicità, quando ci occupiamo degli interessi degli altri, di aiutarli a liberarsi dalla paura e dal dolore. Essere gentili con gli altri ed essere gentili con se stessi sembra per l’autore proprio la stessa cosa. Si potrebbe dire che la gentilezza in questo libro appare come sinonimo di amore e uno dei principi umani fondamentali. Un tema prediletto per l’autore e sempre presente nei suoi numerosi libri:
Crescere, Esperienze delle vette, Introduzione alla psicoanalisi, Bellezza e Anima. Nel suo ultimo libro, La Nuova Volontà, riporta un fattore nuovo: “mi sono reso sempre più conto che se ci sentiamo impotenti e sopraffatti dalle difficoltà, se abbiamo un deficit di volontà, le nostre emozioni si colorano di rabbia, paura e scoramento. Amare diventa una impresa più ardua. Una personalità equilibrata e armoniosa si fonda sullo sviluppo di amore e volontà.” (cfr. F. Tonello)

Essere trasparenti, sinceri ci porta alla fiducia e alla gratitudine, pertanto mettiamo in campo il bene, facciamo il bene, costruiamolo ogni giorno, farà bene al corpo e allo spirito e fare qualche cosa di buono nella nostra vita non è solo importante per realizzarla ma per viverla in modo felice.

Gesù ci ha insegnato a donarci l’un altro, ad avere il cuore aperto, capace di mare, ci ha insegnato ad essere accoglienti, senza pregiudizi, ci ha insegnato a essere sinceri ed onesti con noi stessi e con gli altri, sfogliano il Vangelo – ma direi tutta la Bibbia – ritroveremo queste dinamiche nei Profeti e nelle parabole riportate dagli evangelisti.

Gesù è stato il gentiluomo per eccellenza, attento verso tutti, premuroso e in aiuto soprattutto dei più bisognosi e un’immagine mi piace ricordare anche se sembra il contrario, la gentilezza di Gesù con san Paolo sulla strada di Damasco, Gesù è gentile anche facendo cadere da cavallo Paolo. Talvolta servono degli scossoni per riconoscere la vita con i suoi limiti e difetti e una caduta da cavallo aiuta a riprenderla in mano la vita e a fare chiarezza.

Apri il cuore e la mente, riprendi in mano il vangelo e leggilo ancora, fermati sulle parole, prega con la Parola di Dio e ti si aprirà il cuore e il mondo e la vita in esso avrà un sapore diverso, il sapore della gioia, della speranza, della felicità, dell’amore e riusciremo con la gentilezza a cambiare il mondo. Sii coraggioso, non arrenderti mai la tua tenera gentilezza, le tue buone maniere, la tua parola gentile, per quanto sia e debba essere veritiera, aiuterà te stesso e chi ti abita intorno.

@unavoce

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