Bilancio Parrocchiale

 

Con le ultime proposte del mese di Giugno si concludono le varie attività pastorali parrocchiali, un tempo che ci vede impegnati con la preghiera alla devozione del Sacro Cuore, come da programma e con l’inizio delle attività celebrative al mare. Così, il tempo estivo si caratterizza per noi ed è anche occasione come sempre per un bilancio e anche qualche lavoro alla nostra chiesa, infatti sono iniziati i lavori di mautenzione che prevedono una genrale rinfrescata nei suoi colori bianco e bordeau, sistemazione di luci, riparazioni di muri interni ed esterni, riparazione del pavimento della chiesa e recupero delle vetrate nei suoi colori originali. Dopo la grande opera di ristrutturazione avvenute nel 2015 che la vede nell’attuale foggia, con l’occasione dei lavori di manutenzione voglio ricordare a me e a voi il cammino che abbiamo fatto e che con pazienza, impegno e dedizione continuiamo a fare non tanto per vantarci o per godere di riscontri di credito o di stima da alcuno, ma per dire a noi stessi che l’impegno messo porta frutto nella vita di ognuno secondo modi e tempi differenti, ma compiendo questi gesti, siamo alla scuola del Signore come discepoli e fedeli. Ricordare quindi è per proseguire sempre con entusiasmo, passione, dedizione verso e le cose del Signore e questo vale per me come sacerdote a servizio della Chiesa e per chi partecipa alla vita di questa comunità, per non perdere il fiato, ma semmai recuperarlo e per continuare sempre rinnovandoci a migliorare, occasione anche in questa sede per dire il mio rinnovato grazie per l’impegno che oggi come ieri la comunità ci mette.

Questi ultimi dieci anni della mia vita sono stati segnati da un “ritiro” che ha avuto la volontà di fermarsi a riflettere sulla vita, personale e di servizio, pur rimanendo impegnato nel servizio alla Chiesa e quella tra i militari in particolare. Dieci anni nei quali la preghiera, il silenzio e l’amore per il mio Sacerdozio a servizio della Chiesa non sono mai mancati e hanno determinato questo “ritiro”, un ritiro interiore ma sempre a servizio della comunità secondo gli incarichi e le mansioni affidatemi dei superiori. Tempo, come dicevo, dedicato alla preghiera e al lavoro pastorale e su questo voglio raccogliere memoria.

Un servizio pastorale semplice, senza grandi pretese anche per le limitate capacità, che ha lo scopo però di far crescere nell’amore a Dio attraverso e soprattutto la vita liturgica e Sacramentale della Chiesa, senza mai dimenticare il lavoro di “primo annuncio” che molte volte siamo chiamati a svolgere soprattutto in questo mondo distratto e nel nostro particolare ambiente.

Questo non ci ha distolti ovviamente a mancare per chi è già nell’ovile e deve camminare con lo sguardo alto e verso l’orizzonte, pertanto la via intrapresa è stata quella di una pastorale fondata sulla liturgia, “culmine e fonte”, della nostra fede, gesto concreto dell’amore a Dio attraverso il linguaggio umano che sublima il divino con la ritualità antica e nuova della nostra tradizione cattolica. La liturgia al centro di ogni iniziativa in un “luogo” (la chiesa) raccolto e semplice che cerca nella sua semplicità la bellezza in ogni oggetto, in ogni gesto e parola al fine di coinvolgere, far pregare e rendere i riti sempre più comprensibili e partecipativi. La cura dei dettagli, la sottolineatura degli eventi, la collaborazione e una continua educazione al bello, all’ordinato con lo scopo di comprendere e vivere meglio il Vangelo.

Questo è stato il motivo per cui ho voluto parlarvi e ricordare i lavori alla nostra chiesa che si stanno realizzando in questi giorni e della sua ristrutturazione generale di alcuni anni fa e che ora la vede impegnata in una manutenzione ordinaria per conservare l’impostazione che gli è stata data. Un lavoro di ieri e di oggi fatto dalla generosità della comunità che personalmente si è dedicato e si dedica ai lavori.

Proprio da quest’attività di progettazione e di lavoro manuale del riassetto del “luogo sacro”, che potrebbe sembrare marginale nell’attività pastorale e di assistenza spirituale, si è voluto iniziare il cammino comunitario per arrivare a una formazione liturgica nella sua essenza e dalla liturgia arrivare alla vita quotidiana come una eterna liturgia.

Il lavoro è stato quello di far conoscere, spiegare e curare con attenzione le singole celebrazioni, partendo dal rispetto delle regole, dalla puntualità, che sembrava essere flessibile, da una cura maggiore della pulizia, al decoro dei lini con il confezionamento di nuovi e pregiati tessuti, dalla scelta di vasi sacri adatti e di bella foggia pur nella loro semplicità, ma soprattutto con un costante impegno ad animare: il canto ben fatto, creando un piccolo ma fedele coro, lettori disposte a leggere la Parola di Dio in pubblico in modo preciso e ben preparato, ministranti per il servizio all’altare, collaboratori per le varie celebrazioni particolari con raccolta delle offerte, cura dei microfoni e degli impianti audio, trasporto di persone e materiali per le varie celebrazioni fuori sede e sempre con l’impegno rivolto a coinvolgere tutti facendoli sentire parte attiva di questa nostra “Famiglia”. Ogni S. Messa è come se fosse la prima, l’unica e l’ultima, preparando per ogni celebrazione dei sussidi utili alla partecipazione dando rilievo a ogni festa, memoria, ricorrenza del calendario liturgico senza trascurare quello della vita comunitaria e famigliare trasformando ogni occasione in una liturgia della vita.

Un cammino iniziato con la ripresa delle pratiche religiose e dei pii esercizi per arrivare a una maggiore partecipazione della Celebrazione Eucaristica nei suoi vari momenti, l’importanza del silenzio, l’educarsi a una voce unica nella partecipazione, ai segni e gesti che si compiono spiegandoli e facendoli diventare la risposta di una fede sincera. Riprendendo un’educazione alla recita comunitaria del santo Rosario in modo solenne, la rinnovata attività della “Madonna Pellegrina tra le nostre famiglie”, alla proposta dell’Adorazione Eucaristica vissuta con devozione e partecipazione nel suo vero significato aiutati dai suggerimenti delle rubriche liturgiche per un buon svolgimento in se facendo trasparire la fede che li ha pensati e da formulari che di volta in volta sono proposti per coinvolgere nell’Adorazione del Santissimo Sacramento i fedeli. La Liturgia delle Ore, proposta comunitariamente, in alcune circostanze particolari dell’anno come la viglia del Santo Natale, il sabato Santo e nei Primi Vespri delle Solennità. Una liturgia che parte dal cuore e della Parola di Dio, attraverso gesti e forme ma che si cala nell’anima di ogni fedele. La cura dei dettagli nelle vesti sacre, nei lini, nei vasi sacri, nelle varie suppellettili che vanno dalle candele in pura cera d’api ai fiori e piante fresche, dagli incensi profumati provenienti dall’oriente, ai vari simboli, statue e quadri che sono esposti, tutto finalizzato a rendere sempre più partecipata comprendendo le varie simbologie per meglio calarsi nel mistero di Dio, del suo amore e della vita della Chiesa, luogo dove santificarsi e vivere il cammino cristiano. Tutti oggetti e attività confezionati dalla genialità delle persone della comunità, partendo dalla progettazione della Chiesa e dell’esecuzione dei vari lavori e vi rimando alla pagina della storia della chiesa per scoprire gli autori così come nella pagina della Parrocchia A.M. dove troverete le informazioni dettagliate.

Da ultimo, ma non per ultimo, la cura della predicazione sempre e in ogni celebrazione senza annoiare ma cercando di coinvolgere e educare l’animo alla devozione, alla sensibilità, all’attenzione. La catechesi svolta in forme differenti, per accrescere nella conoscenza delle cose di Dio, dall’incontro in Parrocchia a quello presso le famiglie, alla scuola Biblica o a incontri con altre realtà, questo soprattutto per i giovani e gli adulti, senza mancare alla Catechesi in preparazione ai Sacramenti come dalle indicazioni della Conferenza Episcopale Italiana e dalle disposizioni interne la nostra Chiesa Ordinariato Militare. Ancora, impegno a educare al silenzio, come già accennato, al “sacro silenzio” sia nei momenti previsti dalla liturgia che nel luogo sacro, non sempre attività facile nelle nostre “parrocchie”. Educare al “tempio di Dio”, al “luogo sacro”, alla “chiesa” com’è e come deve essere: luogo dell’incontro con Dio per la preghiera comunitaria e personale.

Qualcuno potrebbe dirmi: ci sei riuscito? Quali i risultati? Non sono certo di darmi una sufficienza, ma sono sicuro dell’impegno della comunità a seguire le indicazioni e i suggerimenti e posso dire che il Signore fa grande ogni cosa e da quelle piccole e semplici attività imperfette fa nascere nei fedeli l’amore per la liturgia e la preghiera. Amore alle cose di Dio vissute non solo nei momenti celebrativi, ma nel quotidiano di ognuno, questo è il risultato. Questa la nostra chiesa, questa la piccola comunità che la vive.

@unavoce

 

Foto di Copertina: Veduta esterna – La Chiesa Parrocchia dei Militari “Madonna di Loreto” – 15° Stormo