Diplomazia Vaticana

“muoversi sullo scenario internazionale non per garantire una generica sicurezza, resa più che mai difficile in questo periodo di perdurante instabilità e da una marcata conflittualità, ma per sostenere un’idea di pace come frutto di giusti rapporti, cioè di rispetto delle norme internazionali, di tutela dei diritti umani fondamentali, ad iniziare da quelli degli ultimi, i più vulnerabili”. (Cfr. Papa Francesco)

 

Molti non sanno o non conoscono bene l’attività Diplomatica della Santa Sede, questo servizio di chiesa, ma credo che come cristiani dobbiamo conoscere la vita e l’attività della Chiesa non per sentito dire ma con cognizione di causa per sapere noi e dare risposte là dove non ci sono o sono frammentarie o confuse.

La Chiesa ha un suo secolare servizio diplomatico che garantisce il dialogo con i vari stati per assicurare ai cristiani la libertà religiosa ma non solo è un servizio al bene comune per l’umanità.

Vi riporto le parole del segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati: “Il «bene comune», quindi «la giustizia, la pace, la solidarietà a livello internazionale» e la difesa degli «emarginati», attraverso un’opera di «mediazione» e di «persuasione morale» scevra da «ambizioni territoriali, politiche o materiali» e tutta mirata «a costruire ponti, dove altri potrebbero vedere solo divisioni insormontabili». Sintetizza così obiettivi e azioni della plurisecolare diplomazia della Santa Sede l’arcivescovo Paul Richard Gallagher durante una lectio magistralis nell’Università Cattolica di Panama. Il segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni internazionali” (cfr. vativannews)

Parlare di diplomazia sembra essere lontano dallo spirito del Vangelo in un parlare quasi ormai troppo pesante di semplicità che non deve essere confuso con il dovere di fare e di mantenere attività, ma il lavoro paziente competente e faticoso dei rappresentanti del Papa in giro per il mondo sono la garanzia di una voce che ricorda al mondo il bene comune.

Solo un richiamo a questo aspetto senza voler fare una lezione di Diritto Ecclesiastico o internazionale ma solo ricordare alla comunità cristiana uno dei tanti aspetti e servizi che la Chiesa svolge a beneficio del mondo intero.

“La Santa Sede svolge un «ruolo speciale», affrontando i «conflitti culturali e religiosi in tutto il mondo» senza alcuna ambizione di sorta, ma, al contrario, abbracciando principi che hanno come priorità «il benessere di tutta l’umanità, la protezione della dignità umana e la promozione di una pace duratura». L’influenza della Santa Sede nel panorama internazionale è «multiforme» e il suo status giuridico la distingue come «autorità morale sovrana e indipendente», consentendole così di «partecipare attivamente alle relazioni internazionali», sostenendo «uno standard etico più elevato». La missione della Santa Sede «supera le frontiere geografiche, le limitazioni temporali e le affiliazioni politiche»”. (cfr. vaticannews)

Una preghiera per questi sacerdoti e personale a vario titolo che lavorano nel silenzio per ogni persona con la guida del vangelo. Il Bene comune la casa comune oltrepassa tradizioni e culture riti e abitudini colore e ideologie ma deve unirci nel rispetto delle singole peculiarità a vivere insieme come fratelli.

@unavoce

 

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