Mondo e Chiesa

 

“Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla Vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore. La loro comunità, infatti, è composta di uomini i quali, riuniti insieme nel Cristo, sono guidati dallo Spirito Santo nel loro pellegrinaggio verso il regno del Padre, ed hanno ricevuto un messaggio di salvezza da proporre a tutti. Perciò la comunità dei cristiani si sente realmente e intimamente solidale con il genere umano e con la sua storia” (cfr. Gaudium et Spes – GS – Introduzione)

 

Il mondo è sempre stato strutturato in chi comanda e chi ubbidisce e nella storia del pianeta le guerre l’hanno sempre fatta da protagonista per conquistare o assoggettare, errori macroscopici la storia dell’umanità registra ma anche e nonostante questo grandi cose e passi da gigante sono stati fatti quando chi ci governa ricorda il vero senso del proprio ruolo.

Questa dinamica vale anche per le chiese e anche la Chiesa Cattolica voluta da Cristo, una Chiesa che unisse e assicurasse giustizia e libertà, rispetto e amore e fosse voce di verità per tutti. Con questi ideali nasce la struttura Chiesa con i suoi vari ruoli e compiti nel mondo e per il mondo, ovviamente come ogni struttura umana è limitata e fallace ma questo non annulla il suo servizio così come nei governi. La cattiva gestione di alcuni non limita il servizio che svolge pertanto tutti dobbiamo impegnarci a credere nei valori di libertà e democrazia con umiltà e rispetto reciproco.

In questa luce la Chiesa con più di duemila anni di storia ha fatto tante cose, alcune con il senno di poi discutibili o sbagliate altre meravigliose ma ora e insieme uniti dagli stesi ideali dobbiamo lavorare per eliminare gli errori. Grandi profeti e santi ci hanno indicato la strada e lo scopo è sempre stato quello di servire gli altri secondo il vangelo di Gesù.

Ora se oggi forse siamo critici e polemici con tutto e con tutti dobbiamo ricordare questo ruolo e questo compito tutti uniti e nessuno escluso e amare la Chiesa e servirla sempre con giustizia, amore e devozione amando i nostri Pastori e servendo i fratelli lavorando per migliorare ed eliminare errori e limiti, perché questo è il compito delle pubbliche istituzioni che siano civili o religiose: il bene comune.

E’ triste vedere che rapporti diplomatici siano in crisi per mancanza di rispetto, che in alcune terre i cristiani siano penalizzati per la loro fede, è triste vedere che gli appelli del papa per la pace vengono disattesi, che all’interno della Chiesa ci sia divisione, ma nulla di nuovo c’è sotto il sole.

Credo che tutti dobbiamo fermarci e riflettere ognuno secondo il proprio credo e i propri ideali e il proprio ruolo con uno sguardo ampio serio e non solo interessato ed egoistico. Molte liti che sfociano in guerre e rivoluzioni civili ci sono nel mondo, paesi del così detto terzo mondo soffrono per la vita quotidiana ma anche nella vecchia Europa la serenità e venuta meno. La mancanza di rispetto da parte di governi verso i rappresentanti della Chiesa e delle religioni in genere, limiti ed errori verso i popoli e le varie strutture a servizio di esso sembrano farla da padroni. Sembra che ci sia la volontà di annullare Dio e la pace e che si voglia necessariamente gridare alla giustizia che però sembra essere solo di alcuni senza tener presente il bene comune. Si grida alla salvaguardia del pianeta ma non si opera in questo senso, si grida ai diritti umani ma si vota per la morte e potremmo continuare all’infinito.

Tutti dobbiamo fermarci a pensare a quello che facciamo a quello che diciamo e iniziare seriamente a rispettarci gli uni gli altri, rispettare accordi e convenzioni, territori e persone, lavori e impegno. Possiamo legiferare e parlamentare ma non dobbiamo mai dimenticare la libertà e il rispetto reciproco che non è fare quello che si vuole o fare quello che mi torna più comodo, ma fare quello che è il bene per tutti.

Scandali e limiti in ogni settore della vita ci sono e nessuno è escluso, l’abito e il ruolo non tolgono limiti ed errori a nessuno, quindi tutti dobbiamo ricordarci chi siamo e cosa facciamo e che ruolo abbiamo e tornare alla sorgente di ogni presenza, di ogni servizio, di ogni istituzione che è e deve essere per il bene comune che sia laico o religioso.

Sembrerebbe che questo interessi solo una porzione del popolo ma è compito di tutti sorvegliare osservare e lavorare perché ognuno faccia il suo dovere, che sia al vertice o alla base di questa piramide, tutti dobbiamo portare il nostro contributo.

“La Chiesa, in forza della missione che ha di illuminare tutto il mondo con il messaggio evangelico e di radunare in un solo Spirito tutti gli uomini di qualunque nazione, razza e civiltà, diventa segno di quella fraternità che permette e rafforza un sincero dialogo. Ciò esige che innanzitutto nella stessa Chiesa promuoviamo la mutua stima, il rispetto e la concordia, riconoscendo ogni legittima diversità, per stabilire un dialogo sempre più fecondo fra tutti coloro che formano l’unico popolo di Dio, che si tratti dei pastori o degli altri fedeli cristiani. Sono più forti infatti le cose che uniscono i fedeli che quelle che li dividono; ci sia unità nelle cose necessarie, libertà nelle cose dubbie e in tutto carità. Il nostro pensiero si rivolge contemporaneamente ai fratelli e alle loro comunità, che non vivono ancora in piena comunione con noi, ma ai quali siamo uniti nella confessione del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo e dal vincolo della carità, memori che l’unità dei cristiani è oggi attesa e desiderata anche da molti che non credono in Cristo”. (cfr. GS n.92)

Aiutiamoci e impariamo a rispettarci ognuno secondo il proprio lavoro il proprio ruolo, seminiamo il bene per una realtà di vera dignità di tutti e per tutti per vivere in pace e in armonia usando dei beni della terra con criterio e intelligenza per il bene comune.

@unavoce

 

Foto di Copertina: fonte