79 Anni dalla Liberazione

 

“Il 25 aprile anche la Chiesa è in festa. Celebra, difatti, San Marco evangelista, patrono del Reggimento dei Lagunari e della città di Venezia. E Se ci riflettiamo non è difficile cogliere un nesso prezioso tra le due celebrazioni: il “Vangelo” per i credenti è verità, via e vita. L’evangelista Marco si è posto al servizio di questa Parola rivolta a tutti, per fondare libertà, diritti, dignità umana sulla consapevolezza che non siamo solo “cittadini”, ma figli di Dio, se vogliamo, anche del cielo”. (cfr. Ordinariato Militare)

In tempi ancora di conflitti dove sembra che la storia non ci abbia insegnato nulla oggi celebriamo uniti questo giorno che ha segnato per la nostra Patria una tappa importante era il 25 aprile del 1945. Significò, infatti, per il nostro Paese, l’affermazione della democrazia e della libertà. La fine della guerra e la riconquistata indipendenza e oggi nel fare memoria possa ravvivare in tutti il desiderio di Pace, una Pace che va costruita insieme ogni giorno nei gesti quotidiani senza dimenticare il passato e guardando al presente con attenzione e impegno per offrire un futuro migliore.

“In quel conflitto gli Italiani, civili e militari, offrirono grandi sacrifici e patirono numerosi lutti ma, alla fine, l’Italia fu nuovamente libera, unita e indipendente sotto un’unica Bandiera, con una grande volontà di ricostruzione, morale e materiale”. (cfr. Ministero Difesa)

Il Tricolore simboleggia questa unità e racchiude i valori di libertà e democrazia di dignità e di pace, un simbolo che deve essere rispettato e amato segno di una libertà conquistata e che va conservata nel rispetto e nella condivisione, nell’accoglienza e nel progredire nel bene sempre e comunque.

“La libertà, come la pace, non deve essere mai data per scontata. Valori che rappresentano i pilastri della nostra democrazia e che donne e uomini della Difesasono impegnati a salvaguardare ogni giorno, oggi più che mai”. (cfr. Ministero Difesa)

Oggi vogliamo in questa giornata onorare i nostri colleghi di ieri e di oggi caduti nell’assolvimento del loro dovere, vogliamo ricordare tutti gli Italiani che sono morti in questa ricerca di libertà e democrazia e pregare per tutti i nostri militari che ancora oggi servono la Patria i suoi cittadini e le libere istituzioni perché la loro presenza ci aiuti sempre a ricordare il sacrificio di ieri e l’impegno di oggi a vivere nel rispetto e nella pace.

“Il 25 Aprile corrisponde infatti anche all’anniversario della morte dell’Evangelista Marco, divenuto Santo Patrono di Venezia in memoria della sua leggendaria opera di evangelizzazione. Il simbolo che lo ritrae è un leone alato con un libro in mano, derivante da una leggenda: in sogno gli apparve un leone alato, che gli disse “Pax tibi Marce Evangelista meus, hic requiescet corpus tuum” ovvero “pace a te, Marco, mio evangelista. Qui riposerà il tuo corpo”. La fatidica apparizione avvenne durante una notte tempestosa, nella quale Marco cercò riparo probabilmente in un villaggio di pescatori a rialto, nel tentativo di salpare verso Alessandria.  Infatti Marco (nonostante non ci siano testimonianze ufficiali) abbia trovato la morte proprio in Egitto, nella città di Alessandria. Le sue reliquie furono poi trasportate clandestinamente a Venezia nel 828 d.C, nascoste in un carico di carne di maiale da due mercanti veneziani quali Rustico da Torcello e Buono da Malamocco. L’impresa riuscì gloriosamente, facendo sì che la salma restituita a Venezia, venisse accolta con gran clamore dagli abitanti, diventando così santo patrono della città”. (cfr.adriabella)

Che San Marco Evangelista protegga il Reggimento lagunari che lo venerano come Patrono e tutti noi.

@unavoce

 

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