Per la vera gioia

 

“Poiché avverrà come a un uomo il quale, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servitori e affidò loro i suoi beni: a uno diede cinque talenti, a un altro due e a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità, e partì”. (Mt 25, 14-15)

 

Tutte le nostre certezze sembrano svanire il tempo corre e sembra di non aver fatto nulla o quello che abbiamo fatto sembra crollare e questo sentimento rischia di annerire tutto creandoci malessere spirituale. La salute la vita la storia rischiano di intristirci di metterci ansia. Vediamo amici che se ne vanno persone care che partono per il paradiso altre con cui abbiamo condiviso tempo e moneti allontanarsi. Gli errori del passato si ripresentano nella memoria creandoci tristezza, abbiamo la sensazione di aver sprecato il tempo le occasioni di non aver fatto abbastanza. Le parole dette alcune volte con acredine altre con calma sembrano ritornare a disturbare quella serenità che pensavamo di esserci costruita. Le scelte di vita sembrano crollare quello che ci sta intorno sembra distruggerci le certezze che ci sembrano venir meno e quello che accade attorno a noi ci disturba non ci fa essere sereni compromettendo la vita e i rapporti quotidiani sia famigliari che di lavoro e di svago.

Perché tutto questo? Perché la nostra fede è debole non ci fidiamo e non ci affidiamo a Dio. Siamo negligenti nella fede nel mettere a buon frutto i nostri doni pretendiamo e non facciamo critichiamo e non ci impegniamo ci lamentiamo invece di rimboccarci le maniche. Tutti e tutto è sbagliato e criticabile guardiamo la pagliuzza negli occhi del mondo e non guardiamo la trave che c’è nella nostra vita. Pronti a giustificarci e a non giustificare pronti a lamentarci invece di rimboccarci le maniche.

Il passato torna con forza a ricordarci i nostri errori e sentire quello che ci sta intorno ci fa soffrire. Una mancanza una malattia un disagio un fallimento ci provocano, ci chiudono, ci intristiscono.

La compassione la misericordia che potrebbe esserci in noi ci provoca e questo se da una parte è segno di un cuore attento dall’altra però non ci deve distogliere dalla vita reale. Compassione e attenzione ci devono motivare a guardare avanti e saper ringraziare.

La nostra preghiera è sempre e solo di richiesta ci manca la forza morale per dire grazie al Signore per quello che abbiamo che ci hai dato per i doni che ci hai fatto. E’ il tempo di usare dei talenti che Dio ci ha donato per essere usati per il bene per la vita per noi e per gli altri. La pigrizia spirituale e mentale ci fa cadere e cadendo invece di essere umili e saper rialzarci anche chiedendo aiuto diventiamo sempre più chiusi scontrosi permalosi cattivi. Ci lamentiamo del moderno e dimentichiamo il passato recuperiamo poco dei valori pur accusando che li stiamo perdendo come se la colpa fosse solo degli altri.

La speranza è fatta di impegno la fede è fatta di impegno serio senza rimandare a domani senza trovare scuse.

Subentra una stanchezza mentale che diventa fisica e qualche acciacco di salute ci porta ad esasperare le cose. Rispettare e conservare il nostro corpo è fondamentale è ceratura di Dio e tempio dello Spirito Santo ma dobbiamo anche imparare a fidarci del Signore e mettere nelle Sue mani reagendo alle nostre manie alle nostre convinzioni alle nostre fissazioni. La speranza è un atteggiamento del cuore e della mente che passando dall’anima attraverso la vita spirituale diventano abitudine cioè “abito” un vestito del nostro essere.

Non essere indifferente sii impegnato a costruire la tua vita, non c’è età fidati e affidati al Signore ma non sprecare i tuoi talenti, non giustificarti non rimandare e inizia ad essere una persona cristiana veramente seguendo la legge di Dio e la vita della Chiesa seriamente, non relegare Dio solo in alcuni momenti della tua vita ma vivi la vita in ogni suo aspetto senza mai lasciare fuori dalla porta il Signore.

“La salvezza non è un passatempo con cui occupare il tempo libero! Quando la mente è stanca e sovraffaticata, ingolfata nelle abitudini del mondo, deve rammentarsi continuamente che la salvezza non è destinata a chi seppellisce i suoi talenti avvolti in un fazzoletto”. (cfr. Fulton J. Sheen, da “Il Regno di Dio è una sfida: una guida per il Cielo”)

La vera gioia sta nel compiere il nostro cammino con occhi di speranza con impegno serio e con una fede salda.

@unavoce

 

Foto di Copertina: Georges De La Tour, Il pagamento delle quote