con le parole

 

In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio. (Giovanni 1,1-18)

«Senza la parola non c’è dignità e quindi neanche libertà e giustizia» (Papa Francesco)

Le parole, quando vengono pronunciate, coinvolgono tutto il nostro corpo e la situazione che stiamo vivendo, suscitando una serie di emozioni che vanno ad infondere una particolare energia (cfr. comunicazioneemotiva)

 

Le parole servono per comunicare per parlare per esprimere gioia o dolore, rispetto o offesa, per costruire o distruggere, per bellezza o per bruttezza nell’uso che facciamo quotidianamente. Ci sono parole che dicono pace e serenità, amore e amicizia ma anche parole dure che dicono distacco o cattiveria. Conoscere e studiare serve per vivere per esprimersi in modo elegante per formulare concetti in modo chiaro rispettoso oppure anche per richiamare a valori a impegno ma il linguaggio che è un codice convenzionale dell’umanità per interagire ha il suo scopo fondamentale che è quello di comunicare e dalle nostre parole dalla scelta dei vocaboli si esprime il nostro pensiero. La scelta delle parole è fondamentale per trasmettere una notizia un pensiero e uniti al tono di voce e alla cadenza prima del significato delle parole stesse dicono attenzione o allontanamento, interesse o distrazione, amore o rifiuto.

Oggi forse siamo meno attenti all’uso delle parole ne conosciamo poche e ne usiamo meno se poi dobbiamo scrivere abbreviamo o mettiamo sigle ma a fatica scriviamo quello che il cuore prova. Credo che sia importante conoscere i termini e usarli perché questo dà senso alle tue parole usarle pertanto con proprietà ci permette di offrile per costruire o per interagire, per richiamare o per dialogare importante è che vengano usate parole con senso. Leggere ci aiuta a conoscere parole nuove leggere ci aiuta a scrivere in modo bello scrivere ci aiuta a fermarci a pensare per esprimere un pensiero che venga capito perché comprendere e comprenderci aiuta a conoscere e a condividere.

A fatica conosciamo le parole per il suo vero significato talvolta le usiamo senza sapere, la nostra lingua ricca e complessa ha una vasta gamma di termini che provengono da lontano dal mondo greco e latino e conoscere l’origine talvolta apre la mente e non è solo un esercizio di conoscenza o sfoggio vuoto di cultura ma ci offre l’essenza della parole per essere poi uste e inserite nel parlare e nel discorso che vogliamo proporre. Ci sono parole eleganti che esprimono concetti di disappunto esempio “deficiente” o “ignorante” esprimono non mancanza di rispetto o insulto ma dalla loro origine sappiamo che “deficere” dal latino significa mancare, essere quindi mancanti di qualche cosa, su qualche argomento o ignorante da ignoro che significa che non conosco che ignoro qualche cosa e non sono quindi un offesa ma una constatazione, semmai è il tono che usiamo nel dirle o il contesto in cui le usiamo. Dare senso alle parole con tono pacato aiuta a dialogare e trasmettere serenità e pace anche nelle discussioni.

Prenditi tempo per conoscere sii curioso quando senti un termine che non conosci fermati cerca e informati arricchirai il tuo vocabolario personale. Si stima che la lingua italiana abbia due milioni di vocaboli e mediamente ne usiamo duemila quindi serve necessariamente un vocabolario. Un libro che sembra essere dimenticato con l’uso dei moderni strumenti che possono essere utili invece per cercare il significato delle parole o il loro sinonimo o il loro contrario. Sii curioso quando senti un termine che non conosci vai a leggere sul dizionario cerca su internet anche sui telefonini ci sono strumenti utili che ti spiegano arricchirai il tuo vocabolario personale il tuo bagaglio di cultura per dialogare sempre e sempre meglio. Non sono cose riservate agli studiosi ma elementi utili e indispensabili a vivere e vivere insieme in relazione e interconnessi tra di noi con eleganza attenzione e nel rispetto. Sono gli strumenti del quotidiano che vanno usati con diligenza che fanno e costruiscono rapporti sani e intelligenti nella pace e nel rispetto.

Il Signore Gesù ha usato le parole anzi la Parola per portarci la salvezza, Dio ha creato con la Parola “e Dio disse”, impariamo dalla Parola per eccellenza quella di Dio. “Attraverso la Parola incontriamo Gesù Cristo come nostro Salvatore e possiamo scoprire quello che Lui ha fatto per noi. Attraverso la Scrittura ci relazioniamo con Gesù come un amico fedele che ci ascolta e che ci dona anche la grande opportunità di sentire la Sua voce che ci parla. La Parola di Dio ci dona di scoprire quanto siamo amati dal Signore Gesù ed è un tesoro che racchiude le benedizioni che Lui ha in serbo per noi. In Essa troviamo le promesse che Lui ha stabilito per la nostra vita, promesse che possiamo leggere e proclamare ogni giorno. Grazie alla Parola il Signore guida i nostri passi nei momenti in cui siamo in difficoltà o dobbiamo affrontare una prova, come dice il Salmo 118: “Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino”. La Parola illumina ogni nostro passo e ci guida per il giusto cammino”. (cfr. laforzadellaparola)

Ti ricordo l’iniziativa: “ALLA FINESTRA? No!, non stare alla finestra ma scendi in strada” uno spazio proprio per scrivere i propri pensieri.

Le parole hanno un grosso potere sceglile e usale con proprietà potrai costruire o distruggere, pertanto è una responsabilità di tutti.

@unavoce

 

Foto di copertina: fonte