Maternità Spirituale

 

Domenica celebreremo la festa della mamma una festa semplice bella dolce un gesto tenero dei figli verso la madre un grazie che riassume tutti i grazie che non abbiamo mai detto alle nostre mamme. Festeggiare la mamma inevitabilmente ci porta a festeggiare la vita la maternità oggi messa un po’ in discussione con la scusa dei costi elevati di una società violenta di un pianeta in crisi ma forse solo frutto giustificato di un egoismo che sempre più cresce in noi e attorno a noi.

Così oggi celebrare la mamma è ritornare all’origine della vita delle nostre singole vite e pregare per loro quelle che sono in Paradiso quelle giovani e quelle anziane.

La festa della mamma ci invita a pensare non solo a colei che ci ha dato la vita e ci ha cresciuti, ma anche alla maternità spirituale di cui beneficiamo incessantemente: quella di Maria e quella della Chiesa. Maria rimane esempio per le mamme ma per ogni persona che genera non solo nella carne ma nello spirito nella vita. Vocazione ad essere mamma è vocazione a dire il Fiat a Dio alla donna che genera all’umo che custodisce e protegge. Oggi sembra invece che tutto è lecito però senza poi prendersi responsabilità. La mamma è una vocazione dolce faticosa attenta che dona la vita. Maria la mamma per eccellenza ci ricorda che generare non basta bisogna educare a vivere a comportarsi a credere ad amare.

Come omaggio alle mamme vi lascio un bellissima pagina di don Tonino Bello, del 29 novembre 1992 dove sintetizza il coraggio di un madre, simbolo del coraggio di tante madri che affrontano sfide per amore senza mai arrendersi fidandosi e affidandosi a Dio. “Una sola volta si è arresa: quando ha pronunciato il fiat e da quel momento, Maria ha affrontato la vita con una incredibile forza d’animo, ed è divenuta il simbolo delle “madri-coraggio” di tutti i tempi. È chiaro: ha avuto a che fare anche lei con la paura. Paura di non essere capita. Paura per la cattiveria degli uomini. Paura di non farcela. Paura per la salute di Giuseppe. Paura per la sorte di Gesù. Paura di rimanere da sola. Quante paure! Quella paura che accompagna perennemente le madri di tutti i tempi, che fa sussultare il cuore: ma Maria è Madonna della paura, dunque. Ma non della rassegnazione. Perché lei non si è mai lasciata cadere le braccia nel segno del cedimento, né le ha mai alzate nel gesto della resa. Una volta sola si è arresa: quando ha pronunciato il “fiat” e si è consegnata prigioniera al suo Signore. E questa donna coraggiosa che non ha subito la sua esistenza ma, sottolinea don Tonino ha affrontato gli ostacoli a viso aperto, ha reagito di fronte alle difficoltà personali, ribellandosi alle ingiustizie sociali del suo tempo diventa conforto del pianto nascosto di tante donne che, nell’intimità della casa vengono ancora oppresse dalla prepotenza del maschio come tante cronache contemporanee raccontano ancora, purtroppo. E nelle ansie del mestiere più difficile del mondo, che non si apprende da manuali o corsi di specializzazione, ma si sperimenta, si vive giorno dopo giorno, tra cadute e rialzate quando la stanchezza, lo sconforto, la disperazione sembra prendere il sopravvento e ci sfiora la tentazione di farla finita perché non ce la facciamo più, mettiti accanto a noi. Siediti sui nostri sconsolati marciapiedi. Ripetici parole di speranze”. (Fonte: Antonio Bello, Maria donna dei nostri giorni, Edizioni Paoline, Milano ,1993)”. (cfr. corrieresalentino)

A tutte le mamme il nostro Grazie a tutte le mamme in Paradiso il nostro pensiero e la nostra preghiera a Maria Madre di Dio e Madre della Chiesa e di ogni cristiano il nostro “Ave” perché sempre ci custodisca e ci protegga portandoci in amorevole abbraccio al Signore Gesù suo Figlio coltivando e custodendo la nostra fede.

@unavoce

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