sotto il sublime giudizio di Michelangelo
Pensieri ad alta voce
Tra curiosi e interessati, tra competenti e chi s’improvvisa, tra notizie dei social e di altri mezzi d’informazione, il mondo ha gli occhi su quel “sublime Giudizio di Michelangelo” dove i Cardinali si raccoglieranno per eleggere il nuovo Pastore universale. Manca poco all’inizio di questo evento storico non solo per la Chiesa. Tra qualche ora il canto antico e solenne del “Veni, creator Spiritus” accoglierà la processione dei Cardinali che entreranno in conclave.
La caratteristica fondamentale di questo evento come nel passato sarà l’isolamento “Extra omnes” di questi porporati per non avere influenze esterne e condizionamenti di sorte ma soli con i problemi del mondo e della Chiesa nelle loro menti e con la fede personale della loro vocazione sacerdotale e con l’esperienza che li ha portati ad essere i “cardini” della Chiesa. Loro nel segreto del loro cuore nella serietà delle loro idee nella fedeltà alla Chiesa dovranno eleggere la nuova guida della Chiesa Cattolica.
Tutto il mondo è con gli occhi sul Vaticano credenti e non, scettici e agnostici, critici e fedeli delatorie e sostenitori … tutti con lo sguardo su chi dovrà condurre la barca di Pietro nei prossimi anni.
Come cristiano e sacerdote ai margini e alla periferia di questi eventi l’emozione la vicinanza la preghiera per loro e per tutta la Chiesa unita all’emozione alle speranze e trepidazioni, timori e attese vivo questo tempo come una grande occasione di grazia spirituale personale.
Non sono molto anziano ma cinque papa ho già visto e ho assistito anche se solo da spettatore come altri milioni di persone a questi eventi ma al di là delle curiosità rituali e della tradizione scorgo una sacralità che va al di là dei limiti delle singole persone – che non sono mancati di essere sottolineati da molti in questi giorni di trambusto dove tutti fanno il loro “fanta-conclave” come se fosse un gioco – ma mai come in questo periodo sento lo Spirito Santo abitare la mia preghiera.
C’è una bellezza sacra aiutata dal magnifico Giudizio Universale, una attesa di fede, una speranza amorevole in questo avvenimento, – che alcuni confondono solo come un gioco di potere ma qui non si tratta di banalizzare un’elezione come abbiamo visto in altri poteri temporali dove con tristezza abbiamo assistito prima e purtroppo anche dopo a dare poca importanza alla serietà del momento e del ruolo – ma qui è Dio che attraverso la povertà dei limiti umani di questi “principi della Chiesa” si fa presente all’umanità mettendo al posto del suo primo Apostolo Pietro un successore perché continui quel servizio umile al mondo un servizio di annuncio di testimonianza di fede vissuta personale ed ecclesiale che contagia i popoli e le nazioni.
Il mondo sembra scalpitare da una parte e infiammarsi ulteriormente dall’altra, il mondo sembra voler intromettersi in quello che è il progetto di Dio, come sta facendo in molti altri ambiti della vita umana, che nessuno conosce e che tutti dobbiamo accettare con fede e se: giochi strategie sotterfugi macchinazioni … ci sono, come in tutte le vicende umane, ho la ferma fede che lo Spirito Santo guida consiglia e dirige i cuori di questi ecclesiastici e il futuro della Chiesa quindi di ogni cristiano.
“Al centro del Giudizio Universale il Figlio di Dio siede seminudo sulle nubi, col braccio sinistro scopre il costato trafitto, col destro sollevato preannuncia la proclamazione del verdetto. Al suo fianco, con lui inserita in una mandorla di luce, è la Vergine Maria: da sempre intercede per la salvezza degli uomini”. (cfr. vaticannews)
Preghiamo tutti insieme e sosteniamoli con la nostra preghiera affidando a Maria ogni singolo cardinale perché li assista e come nel cenacolo con i discepoli in attesa dello Spirito Santo possano avere un cuore libero e umile per accogliere la volontà di Dio.
@unavoce – foto: fonte