Sacro dei Cardinali
Come ogni società anche la Chiesa è organizzata e strutturata per svolgere il suo servizio. Oggi in occasione di questi giorni particolari per la Chiesa qualche nozione di storia senza nessuna pretesa accademica ma solo informativa per conoscere e comprendere la Chiesa perché senza questa struttura rischia di essere un gregge disperso. La figura del Papa da Pietro a oggi ha il compito di guidare questo gregge e il Pastore ha dei collaboratori.
“I cardinali sono tra i più stretti collaboratori del papa. Ma da dove nasce questo ruolo? In origine il papa, come qualsiasi vescovo, si avvaleva del consiglio del proprio clero. Con l’aumentare dei sacerdoti, si prese l’abitudine, in tutte le diocesi, a interpellarne solo alcuni, i più preparati e autorevoli. Nella sede papale, però, il clero cittadino si organizzò in maniera molto particolare: A Roma quelle che altrove erano le funzioni di “senato” del vescovo furono assunte da preti e diaconi titolari delle principali chiese romane e dai vescovi che reggevano le diocesi circostanti, dette suburbicarie. L’insieme di questi chierici divenne in seguito il collegio cardinalizio. Con il passare dei secoli, a loro furono attribuite sempre più funzioni amministrative. Il papa Niccolò II (1059-1061) stabilì per primo che il pontefice dovesse essere scelto da questo gruppo di prelati. Il collegio cardinalizio invece, l’organo che riunisce tutti i cardinali, nacque nel 1150. Oltre un secolo dopo, nel 1274, Gregorio X stabilì che gli elettori del papa avrebbero dovuto mantenere il segreto sulla votazione: nasceva così il segreto del conclave. Una curiosità: il colore rosso porpora tipico delle loro vesti richiama l’impegno a testimoniare la fede fino in fondo, anche a costo del martirio. I cardinali si distinguono in tre ordini: diaconi, presbiteri e vescovi. Un tempo corrispondeva al grado di ordinazione del religioso: se era un diacono veniva nominato cardinale diacono, se era un sacerdote poteva essere nominato cardinale presbitero e così via. Giovanni XXIII stabilì invece che tutti dovessero essere vescovi: i tre ordini sono quindi rimasti come titoli. A seconda della funzione che svolgono si parla inoltre di cardinali di curia e cardinali residenziali. I primi hanno un ruolo nella Curia romana. I residenziali, invece, sono vescovi di diocesi particolarmente importanti a quali, per autorevolezza e tradizione, viene attribuito il titolo cardinalizio”. (cfr. FedricoMottaEditore)
Comprendiamo che ogni cosa umana ha i suoi pregi e i suoi difetti ma necessari per svolgere il proprio ruolo nel mondo e per la comunità cristiana. Pietro e i suoi successori hanno il compito di governare questo gregge e le strutture per quanto limitate possano essere sono a servizio di questo “lavoro” di annuncio di guida assicurando la fedeltà al messaggio evangelico.
Sarebbe da sprovveduti non comprendere il senso spirituale e anche i limiti umani ma nella fede, certi che è il Signore a guidare la Chiesa attraverso questi uomini, la nostra vicinanza la nostra preghiera e la nostra fedeltà alle regole che sono fini ad assicurare la fedeltà ai i comandamenti e attraverso la vita sacramentale condurci alla santità della vita. La Chiesa voluta da Cristo certo non è la struttura ma come tutte le cose umane abbiamo bisogno non solo dell’ideale cristiano ma di vivere il Vangelo per vivere insieme servono regole e guide che ci conducano al porto sicuro che è Dio.
@unavoce – foto: fonte