La Chiesa e il Papa

 

Amare la Chiesa perché è la nostra Casa, amare il Papa perché è la nostra Guida per non allontanarci da Cristo. Amare la Chiesa con tutti i suoi problemi amarla perché è la nostra famiglia e la famiglia non si critica si ama semmai ci si confronta con fraternità per migliorare per sistemare per creare sempre maggiore unità.

Chi critica la Chiesa non la ama e citando le parole di Santa teresa di Calcutta “se perdo tempo a criticare non ho il tempo di amare”,  però trovo il tempo per giudicarla senza poi fare nulla. Chi punta il dito invece di lavorare in prima persona non è esempio di amore ma solo di superbia.

In una famiglia ci si vuole bene anche quando le cose non vanno bene e ci si impegna tutti a sistemare le cose a cambiare ritmo e a migliorarsi gli uni con gli altri sostenendosi. Una mamma ama il figlio anche quando fa le marachelle lo punisce lo rimprovera ma lo ama non lo allontana non parla male di lui e così è per la Chiesa. Una Chiesa Santa perché viene da Dio e peccatrice perché è fatta dagli uomini così come ogni comunità da quella famigliare a quella parrocchiale diocesana sociale …

Amare la Chiesa e il Papa è alla base di uno stile di vita che cerca Cristo e che mette il Vangelo al centro. Creare unità sarà l’impegno di tutti dal Papa all’ultimo cristiano nel più remoto posto del mondo. Amare la Chiesa è amare le nostre comunità le nostre parrocchie le nostre chiese locali. Impariamo a non puntare il dito ma ad amare, provate a farlo nelle vostre famiglie nelle vostre parrocchie e allora riuscirete anche per la Chiesa e per il Papa.

E’ triste sentire in questi giorni dire, in merito al nuovo papa, vediamo cosa fa e poi decido, no cari amici il Papa lo si ama e basta la Chiesa gli si vuol bene e basta. A noi il compito di pregare per sostenere l’opera del Papa e ubbidire a quello che ci indicherà. Quando al centro mettiamo Cristo e il Vangelo nulla ci separerà nulla potrà distruggere l’amore e questa è la Chiesa questo è il Ministero di Pietro e dei suoi successori.

Siamo troppo succubi delle tante chiacchiere e pettegolezzi il più delle volte vuote e infondate che leggiamo sui social ai quali crediamo per poi non credere all’evidenza al Vangelo alla storia ai fatti … parliamo senza sapere senza conoscere e ci permettiamo di giudicare di puntare il dito di sentenziare nonostante la grassa ignoranza che gira sui social e su tutti i media.

In famiglia si impara ad amare e se nelle nostre famiglie prevale l’egoismo l’individualismo la mancanza di sacrificio e di impegno di collaborazione e dialogo allora sarà difficile educare all’amore e tanto più all’amore per la Chiesa per il Papa le istituzioni a servizio della società. L’amore nasce dall’esempio e non dalle teorie, l’amore e la passione per la propria vocazione nasce dall’impegno non dalla ricerca del successo dell’approvazione ma nasce dal desiderio di amare le persone che ci stanno accanto.

Ama la Chiesa e ama il Papa prega per il Papa e per la Chiesa impegnati nella tua famiglia nella tua comunità in prima persona sii fedele agli impegni non mancare non inventarti scuse e non giudicare semmai in fraternità correggi lasciti guidare dal tuo Pastore dal tuo Sacerdote. Siamo troppo abituati a puntare il dito a vedere il marcio e il difetto in ogni situazione a criticare e a non fare a non impegnarci ma solo a puntare il dito. E’ il tempo di lavorare e impegnarci in prima persona a costruire unità. La pace che desideriamo nasce da noi da ognuno di noi dalle nostre parole dalle nostre azioni così l’unità così l’accoglienza. Questo è il Vangelo questo è mettere Cristo al centro e noi scomparire come ci ha ricordato il Papa.

Impariamo dalle nostre case ad amare impariamo nelle nostre case ad amare la Chiesa e il Papa educhiamoci insieme impegniamoci tutti a sentirci parte di questa famiglia universale che è la Chiesa di Gesù Cristo guidata dal successore di Pietro il Papa. Questa è la comunità degli Apostoli che Gesù ha voluto e che noi dobbiamo e vogliamo portare avanti. Prima di criticare ama prima di litigare perdona. Siamo tutti capaci di puntare il dito e pochi a lavorare, rimettiamoci in cammino seriamente.

@unavoce – foto: fonte

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