La devozione mariana non è una nicchia particolare di devozione personale, ma dà un clima, una modalità, un modo di essere alla nostra vita cristiana. Se è vero che “non si può essere cristiani senza essere mariani” (Paolo VI) (cfr. vaticanva)
Non si può essere cristiani senza essere mariani, se vogliamo comprendere il vangelo se vogliamo comprendere Cristo dobbiamo guardare a Maria.
Il Rosario è uno sguardo sul vangelo sulla storia della salvezza su una storia di amore.
Per un’antica tradizione questo mese di maggio è dedicato a Maria come abbiamo già detto (cfr. Maggio)
E camminando con lei andiamo verso la Pentecoste come fecero gli Apostoli: “perseveravano concordi nella preghiera, con le donne, e con Maria, madre di Gesù, e con i fratelli di lui.” (Atti 1,14).
In quella recita del Santo Rosario che i cristiani recitano con devozione da sempre è racchiuso in se tutti i misteri della fede.
Per essere cristiani dobbiamo essere mariani lo ha detto san Paolo VI San Giovanni Paolo II Papa Francesco più volte. Guardare a Maria come modello di vita cristiana vissuta capace di obbedienza di pazienza di silenzio di accoglienza. Recitiamo così i misteri del santo rosario lasciamoci guidare dal mistero che viene proclamato e come una cantilena ripetiamo le ave Maria e lasciamoci avvolgere dal manto della Madre in unione con tutta la Chiesa.
Così nella nostra comunità ogni venerdì la recita del santo Rosario, l’iniziativa della Peregrinatio Mariae tra le nostre famiglie.
@unavoce – foto: fonte