La vocazione
Siamo a metà del mese di maggio dedicato alla Beata Vergine Maria e vale la pena allora soffermarci su tre donne che anticipano e che diventano strumenti nelle mani di Dio per salvare la storia d’Israele. Maria è il compimento di questa azione continua della presenza di Dio nella vita dell’umanità. Tre donne che vale la pena conoscere e leggere i testi dell’Antico Testamento che le riguardano.
“Abbiamo tre libri dell’Antico Testamento (Rut, Ester e Giuditta), che presentano casi di vocazioni femminili, che partecipano in maniera diversa al piano salvifico di Dio nella storia d’Israele. Queste tre donne sono mediatrici tra Dio e il popolo d’Israele. Esse sono figure remote di Maria, che fu chiamata a portare a termine il disegno di Dio per la salvezza dell’umanità. Nei momenti di pericolo del popolo, Dio sceglie queste donne per salvare la vita di queste persone. Queste figure femminili annunziano e definiscano la missione di Maria”. (cfr.c.o.p.)
Un buon impegni in questo tempo mariano potrebbe essere quello di leggere questi tre libri storici dell’Antico Testamento:
Tre donne che racchiudono una serie lunga di donne che entrano nel piano salvifico di Dio dalle origini ad oggi dalle figure Bibliche come queste tre che abbiamo riportato a una schiere di donne che la chiesa ci presenta come sante come modelli da seguire e da imitare. Donne che hanno imitato Maria nell’accettare la sua volontà nel prestarsi al disegno di salvezza che Dio ha pensato per l’umanità.
“L’importanza salvifica della donna, fondata nella divina rivelazione e celebrata nella liturgia, si manifesta poi negli esempi concreti della santità vissuta. Sono state messe alla ribalta le figure di santa Edith Stein, santa Chiara, santa Veronica Giuliana e santa Gianna Beretta Molla. Chi studia la vita di queste sante, viene colpito dalla somiglianza con la Madre di Dio. La conformazione all’esempio di Maria è visibile nell’attività pedagogica e nella spiritualità di santa Edith Stein. L’esperienza mistica di santa Veronica Giuliani porta ad una profonda unione con la Madre di Dio, soprattutto durante la Passione di Cristo sul Calvario. L’evento della croce è determinante già per comprendere la vocazione di santa Chiara, partendo dal crocifisso nella chiesa di San Damiano, come espone il saggio di Maria Francesca Perillo. Santa Gianna si sacrifica per la figlia che cresce nel suo grembo. La sponsalità, di fronte a Cristo Salvatore, e la maternità spirituale sono dei tratti tipici nelle figure di santità femminile. Queste caratteristiche sono un riflesso della funzione salvifica di Maria: Ella accompagna l’opera redentrice del suo Figlio dall’Annunciazione fino alla Croce; grazie a questa cooperazione al processo della Redenzione, Maria diventa la madre spirituale di tutti i credenti, prefigurati in Giovanni sotto la croce. La sfumatura “sponsale” della cooperazione salvifica viene sottolineata dal contributo della Perillo che chiama il rapporto con Dio nel cammino di santità un “epitalamio”, un “canto di nozze” della creatura “sposata” con il suo Creatore e Redentore. Questo rapporto, pur essendo tipico di ogni persona credente, trova la realizzazione privilegiata nella vocazione femminile. Lo ha intuito bene Gertrud von le Fort, grande poetessa e teologa, amica di santa Edith Stein: Il dogma mariano, riassunto in una breve formula, indica la dottrina della cooperazione della creatura alla redenzione, «la capacità del cosmo di donarsi nella figura della donna sponsale». Questo amore porta il mondo dalla croce alla gloria. Le donne sante hanno contemplato profondamente la figura di Maria che partecipa come tipo della Chiesa alla mediazione di Cristo per il mondo tutto intero. Un tale esempio può portarci, proprio oggi, tanta luce di cui abbiamo tanto bisogno”. (cfr. lateotokos)
Semplici spunti e riferimenti per offrirvi occasione di lettura e preghiera per celebrare la vergine Maria e per imparare da Lei e dalle donne che l’anno preceduta ad essere strumenti obbedienti alla volontà di Dio per vivere le nostre singole vocazione per essere esempio e testimoni nel mondo dell’amore di Dio.
@unavoce – foto: fonte