responsabile

 

Quanto è triste vedere certa stampa certi social certi tuttologi come distorcono le parole togliendole dai contesti in cui vengono dette, persone che attraverso questi mezzi ci confermano i loro limiti intellettuali e la loro pochezza. “Giornalai” come vengono definiti da chi legge e riferisce per quello che è e altri sciocchi conduttori o editori che non conoscendo ma parlando debbono essere addirittura aiutati (nel campo religioso) a comprendere quello che dicono dai non credenti.

Vernante il mondo della comunicazione è una Babele dove titoli scandalisti e notizie tolte dai contesti tentano di creare un pensiero facendo dire cose mai dette scagliandosi su questo o quello senza sapere e con un italiano sgrammaticato e idee confuse rivendicando però diritti ma confondendo il senso delle parole e dei pensieri.

La lingua è elemento convenzionale tra gli uomini e secondo i propri idiomi e se tavolo lo chiamo famiglia o viceversa allora non ci si comprende più, pertanto impariamo a leggere i testi ufficiali e non fidarci di tutto quello che vediamo e leggiamo ma andiamo alle fonti e di questi sedicenti venditori di fumo che creano solo confusione e non danno né la notizia né un giudizio personale dobbiamo prendere le distanze per la serietà di ognuno di noi perché con i loro modi scandalistici e violenti confondendo tutto creando solo confusione irritando le persone e cerando discussioni vuote e fini solo a ricevere un “mi piace” pensando che quella sia la realizzazione della vita, forse dovrebbero trovare un lavoro serio o specializzarsi in quello che vogliono fare senza improvvisarsi e non perché sono stati in tv in programmi grazie a Dio che sono stati tolti da intelligenti manager della comunicazione, pensarsi degli esperti.

Ci domandiamo poi come mai il mondo va a rotoli, regole rispetto eleganza dei toni e delle parole non ci sono più … forse dovremmo farci tutti un esame di coscienza e non alla prima cosa che ci viene in mente dirla e dirla pure male con linguaggi volgari offendendo categorie di persone solo perché sono personaggi della tv, comici o pensatori, giornalisti o conduttori … direi solo che sono dei venditori di aria fritta che pensano di far ridere ma ridiamo di loro e non di cosa o come lo dicono, o li ascoltiamo solo per confermarci nell’idea che non c’è più professionalità nella comunicazione.

Impariamo a non credere a tutte le baggianate ma a verificarle ad avere un pensiero serio e a non pretendere dalla destra che ragioni di sinistra, dalla Chiesa che non parli di valori cristiani dal Governo dalla scuola … che non parli di educare regole impegno …

Riprendiamo seriamente in mano la vita impariamo a fare qualche cosa nella vita di serio invece di vendere fumo sui social e abbiamo visto già alcuni mega fallimenti … la serietà della vita non sta nel gridare più forte ma nel vivere con onestà e rispetto il tempo che ci è dato.

Non si vuole studiare ma si pretende di essere degli esperti, il tempo e l’impegno a prepararsi è indispensabile, non si vuole imparare un mestiere ma pretendiamo compensi di un certo livello … forse c’è qualche cosa che non va e tutti dobbiamo ripensare il modo di vivere insieme e di fare le nostre scelte intelligentemente nel rispetto di tutti senza svendere i propri ideali. Nel mondo c’è spazio per tutti nel rispetto reciproco di libertà ma nella verità non la singola verità ma quella onesta. Non pretendiamo dal Papa che non riporti alla centralità di Cristo e del vangelo l’attenzione della chiesa e di tutti, così come non pretendiamo dal Presidente della Repubblica che non garantisca la Costituzione o che il commerciale non cerchi di vendere un prodotto … importante è l’onesta serietà di come si dicono le cose nella verità e nel rispetto. È tempo per tutti di fare sul serio di fare una comunicazione responsabile se decidiamo di interagire sui social e di viverla responsabilmente.

@unavoce – foto: fonte

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