In un mondo dove “imperversa la retorica del declino” (cfr. Mons. Delpini) mai come oggi noi cristiani dobbiamo rimanere unti nella persona del Papa, unti nelle nostre chiese locali con i nostri vescovi, nelle nostre comunità con i nostri sacerdoti.
“E siccome Cristo opera la salvezza mediante il suo mistico Corpo, che è la Chiesa, la via di salvezza è essenzialmente legata alla Chiesa. L’assioma extra Ecclesiam nulla salus – “fuori della Chiesa non c’è salvezza” –, enunciato da San Cipriano (Epist 73,21: PL 1123 AB), appartiene alla tradizione cristiana ed è stato inserito nel Concilio Lateranense IV (Denz.-S. 802), nella bolla Unam Sanctam di Bonifacio VIII (Denz.-S. 870) e nel Concilio di Firenze (Decretum pro Jacobitis, Denz.-S. 1351)”. (cfr. vatican.va)
La citazione ricordata da San Giovanni Paolo II in una udienza generale la riprendo per richiamare alla nostra attenzione l’impegno e la preghiera per la Chiesa e per il Papa perché lo sostengano in questo mare burrascoso dove la nave di Pietro è scossa da flutti e onde alte dove la voce della Chiesa non viene ascolta o viene derisa e contestata dove serve una maggiore testimonianza un maggior impegno da parte di tutto il Popolo Santo di Dio nell’amore a Cristo.
Dio non abbandona la sua Chiesa né il successore di Pietro e noi dobbiamo ascoltarlo dobbiamo rimetterci in gioco seriamente recuperando la sacralità della vita, l’importanza della religione, la necessità del Vangelo vissuto con vera dedizione senza compromessi, solo con questa assoluta fedeltà Dio lo sentiremo accanto.
Le due colonne del sogno di don Bosco: la Chiesa e il Papa, si rinnovano e ci spronano a pregare uniti per il Santo Padre perché possa guidare la Chiesa sorretto dalla nostra preghiera e dalla nostra fede per assisterlo in questo suo ministero. La sua voce possa toccare il cuore di ogni persona di ogni popolo di ogni governate e ritornare a vivere la pace e la Chiesa essere sempre segno di unità di umanità, voce che ricorda al mondo la dignità dell’umano, amando vernando e adorando il divino.
Usciamo da banali ideologie dalle solite critiche e impariamo ad ascoltare ad ubbidire a conformarci sempre di più e meglio al Vangelo. Lasciamoci guidare da chi lo Spirito Santo ha messo a capo e guida della sua santa Chiesa. Ognuno nel suo piccolo ognuno nel suo ruolo ognuno nella sua vocazione impari a rispettare e ad amare la Chiesa è il successore di Pietro che la guida. Impariamo ad amare il Papa e la Chiesa meno critiche e più impegno da parte di tutti.
@unavoce – foto: fonte