proposta pastorale 2025 – 2026
«E’ l’ora dell’amore!»
«Gettare sempre e nuovamente la rete per immergere nelle acque del mondo la speranza del Vangelo, navigare nel mare della vita perché tutti possano ritrovarsi nell’abbraccio di Dio» (Papa Leone XIV)
Con la solennità dei santi Apostoli Pietro e Paolo come è tradizione per la nostra comunità vi ho inviato la nuova proposta Pastorale per questo anno al titolo: “AMORE e UNITA’ – E’ l’ora dell’amore”.
Nella Messa di inizio del suo ministero petrino, Papa leone XIV ha declinato il suo programma partendo da due parole – «amore e unità» – e da due citazioni di Sant’Agostino. Il sogno: «Una Chiesa unita, segno di unità e comunione, che diventi fermento per un mondo riconciliato». Dall’omelia quindi prendiamo spunto per costruire il nostro cammino insieme per questo tempo che la provvidenza ci offre.
Due le parole chiave abbiamo sentito nell’omelia amore e unità. (leggi qui il testo integrale)
Le parole di sant’Agostino hanno animato quelle del Pontefice: «ci hai fatti per te, e il nostro cuore non ha posa finché non riposa in te» e «La Chiesa consta di tutti coloro che sono in concordia con i fratelli e che amano il prossimo». Questo il desiderio del papa e questo per noi allora quest’anno l’impegno anche per la nostra comunità: «Una Chiesa unita, segno di unità e di comunione, che diventi fermento per un mondo riconciliato».
Un altro riferimento al termine della sua omelia è stato un passo della Rerum novarum di Leone XIII, che suona come un mandato: «Con la luce e la forza dello Spirito Santo, costruiamo una Chiesa fondata sull’amore di Dio e segno di unità, una Chiesa missionaria, che apre le braccia al mondo, che annuncia la Parola, che si lascia inquietare dalla storia, e che diventa lievito di concordia per l’umanità». «Insieme, come unico popolo, come fratelli tutti, camminiamo incontro a Dio e amiamoci a vicenda tra di noi».
«In questo nostro tempo, vediamo ancora troppa discordia, troppe ferite causate dall’odio, dalla violenza, dai pregiudizi, dalla paura del diverso, da un paradigma economico che sfrutta le risorse della Terra ed emargina i più poveri. E noi vogliamo essere, dentro questa pasta, un piccolo lievito di unità, di comunione, di fraternità. Noi vogliamo dire al mondo, con umiltà e con gioia: guardate a Cristo! Avvicinatevi a Lui! Accogliete la sua Parola che illumina e consola! Ascoltate la sua proposta di amore per diventare la sua unica famiglia: nell’unico Cristo siamo uno».
“Questo è lo spirito missionario che deve animarci, senza chiuderci nel nostro piccolo gruppo né sentirci superiori al mondo; siamo chiamati a offrire a tutti l’amore di Dio, perché si realizzi quell’unità che non annulla le differenze, ma valorizza la storia personale di ciascuno e la cultura sociale e religiosa di ogni popolo». (cfr. M.M. Nicolais)
Sia questo allora anche il nostro sogno e il nostro impegno per questo nuovo anno pastorale: vivere l’amore e l’unità, amore nelle nostre famiglie vissuto con maggiore impegno e tra di noi vivendo in unità d’intenti di desideri di azione e di partecipazione alla vita della Parrocchia e della Chiesa.
@unavoce – foto: fonte