Rivoluzione dell’amore
“Ci ha amati perché anche noi ci amiamo a vicenda. Con l’amarci egli ci ha dato l’aiuto affinché col mutuo amore ci stringiamo fra noi e, legate le membra da un vincolo così soave, siamo corpo di tanto Capo” (sant’Agostino, Commento al Vangelo di Giovanni 65,2)”
Lo stile di questo secolo sembra essere la lamentela su tutto e su tutti, in ogni situazione in ogni organizzazione in ogni ambiente, dalle famiglie al mondo intero. Forse abbiamo perso di vista i nostri sogni, i nostri obiettivi, il nostro impegno. Pretendiamo senza impegno, rivendichiamo senza metterci in prima fila, siamo prepotenti senza saper guardare attorno a noi. Il mondo è distratto e se da una parte sembra che abbia dimenticato Dio e la sacralità della vita, dall’altra s’intravede un bisogno innato inspiegabile che pur non accettando Dio cerca ascolto e attenzione dell’assoluto, del sacro del soprannaturale.
Costruiamo le nostre vite senza pensarci, viviamo il tempo talvolta sopravvivendo e automaticamente riempiendolo di cose da fare, ci contorniamo più che di parole e pensieri, di cose e di oggetti, anche le persone diciamo di volerle, di avere necessità di socialità e poi siamo dei poveri isolati. Rimettere Cristo al centro della nostra vita, “il nostro cuore non ha posa finché non riposa in te”, direbbe sant’Agostino, è la strada del vero rinnovamento. Abbiamo costruito sulle nostre vite mille situazioni dimenticando Cristo, diciamo di credere e poi ci lamentiamo, dicammo di vivere la Chiesa e poi disertiamo il cammino, diciamo di seguire il vangelo e poi lo usiamo solo quando ci torna comodo.
È ora di fermarsi, di rallentare il cammino, di dare spazio alle cose importanti e non solo a quelle che ci piacciono ma a quelle che servono per la vita e non sono solo le cose ma sono il cuore, la passione, l’amore da cui poi nascono impegno, azione, lavoro e tutto quello che ci serve per vivere. Rimettiamo Cristo la Centro, non solo nelle parole ma nelle scelte quotidiane e per riuscirci dobbiamo imparare a fermarci, a dare spazio alla preghiera, a rimettere il tempo per Dio nelle nostre giornate senza scusarci che non abbiamo tempo, che siamo stanchi, che lavoriamo, che devo andare di qui o di la, famiglia, amici, ecc. scuse e basta per poi lamentarci quando le cose non sono come diciamo noi. Riportiamolo al centro delle nostre scelte e dei nostri impegni.
Mettere Cristo al centro significa lasciarlo agire dentro di noi, aprirgli il cuore, cambiare, rinnovarsi ogni giorno nelle nostre scelte, nelle nostre parole, far morire dentro di noi l’uomo vecchio e dare spazio al vento leggero dello Spirito che ci cambia. Non pensare a se stessi al solo nostro star bene ma mettere Cristo al centro significa mettere l’altro al centro e noi scomparire, come una mamma con il figlio, così è Dio per noi e da noi chiede di metterlo al primo posto, di amarlo come lui ci ama.
Apri lo sguardo, accorgiti degli altri, allunga il braccio, cambia sguardo, metti Cristo a riferimento di ogni tuo agire, di ogni tua parola e la vita sarà diversa e il mondo potrà essere migliore.
@unavoce – foto: fonte