Due esempi di santità
Domenica prossima 7 settembre Papa Leone XIV proclamerà i suoi primi due santi, due giovani Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis. Qualche notizia su di loro per meglio conoscerli vi rimando alle lor biografie.
“Gesù mi fa visita ogni mattina nella Comunione, io la restituisco nel misero modo che posso, visitando i poveri”
Pier Giorgio Frassati nacque a Torino il 6 aprile, sabato santo, del 1901 da Alfredo, fondatore del quotidiano “La Stampa” nel 1895, e da Adelaide Ametis.
La madre si distingue per il carattere forte ed il temperamento di artista. Un anno dopo i coniugi Frassati daranno a Pier Giorgio una sorella, Luciana, che diverrà sua inseparabile compagna di giochi e di studi. La famiglia Frassati può essere considerata appartenere all’alta borghesia locale ed è culturalmente di sentire liberale, con il padre agnostico e la madre credente in maniera formale: da questa Pier Giorgio riceve i primi rudimenti del cattolicesimo, mentre la fede, invece, maturerà in lui in maniera inaspettata, divenendo il fondamento stesso della sua vita. (cfr. causesanti)
“Offro tutte le sofferenze che dovrò patire, al Signore, per il Papa e per la Chiesa, per non fare il Purgatorio e andare dritto in Paradiso”
Carlo Acutis nacque a Londra (Gran Bretagna), il 3 maggio 1991, da genitori italiani: Andrea e Antonia Salzano, che si trovavano nella City per motivi di lavoro. Venne battezzato il 18 maggio nella chiesa di “Our Lady of Dolours” a Londra. Nel settembre 1991 la famiglia rientrò a Milano. All’età di quattro anni i genitori lo iscrissero alla scuola materna, che frequentò con grande entusiasmo. Giunto il momento della scuola obbligatoria, venne iscritto all’Istituto San Carlo di Milano. Dopo tre mesi venne trasferito alle scuole elementari presso l’Istituto Tommaseo delle Suore Marcelline, perché era più vicino alla sua abitazione. (cfr. causesanti)
Così sui media viene riportato questo evento di Chiesa: “La santificazione di due giovani, ci ricorda che la santità è possibile nella vita di tutti i giorni, anche tra le nuove generazioni, offrendo modelli concreti di valori come la solidarietà, la fede digitale e l’impegno sociale. Questo atto rafforza il messaggio che la chiamata alla santità è universale e non è riservata solo a pochi eletti, ma può essere raggiunta attraverso le scelte quotidiane e l’autenticità nella vita. Due giovani santi sono un’ispirazione per la Chiesa e per il mondo, portando un messaggio di speranza e dimostrando che è possibile vivere una vita santa nella semplicità delle scelte quotidiane”.
@unavoce – Foto: fonte