Alza lo sguardo
A volte ci sembra infatti che sia inutile continuare a sperare; diventiamo rassegnati e non abbiamo più voglia di lottare … in effetti, quello che ci paralizza, molte volte, è proprio la delusione. Ci sentiamo scoraggiati e rischiamo di cadere nell’accidia. (Papa Leone XIV)
Due espressioni dall’ultima catechesi del Papa che ci possono aiutare a riflettere. Vi rimando al testo integrale della catechesi e vi invito a fare ognuno un serio esame di coscienza su quante volte anche noi siamo rassegnati o ci rassegniamo davanti alla vita.
L’impegno è quello di reagire positivamente è quello di voler cambiare è quello di voler rinnovare la speranza e in tutto questo è la nostra fede che va guarita e la domanda è “Vuoi guarire?” come Gesù disse al paralitico, noi vogliamo veramente guarire o preferiamo rimanere nella nostra situazione con la conseguenza poi di lamentarci sempre di tutto e di tutti?
È questo il tempo della speranza che deve essere vissuta nel sapersi rinnovare e rinnovare e questo vuol dire cambiare o sistemare alcune situazioni che abbiamo accantonato. Cambiare e rinnovarsi però non deve essere in un unico senso ma un cambiare e un rinnovarsi verso l’altro. Il Paralitico del Vangelo ha desiderato essere guarito. Viviamo le nostre vite e le nostre vocazioni con responsabilità non delegando non accusando non lamentandoci ma riscoprendo la bellezza di quella vita che abbiamo.
Rileggiamo il capitolo quinto del vangelo di Giovanni e rileggiamolo mettendoci nei panni del paralitico forse noi non lo siamo fisicamente ma molti di noi lo sono spiritualmente e allora è il tempo di alzare la testa lo sguardo e desiderare e voler cambiare per uscire da quell’immobilismo talvolta comodo che sembra proteggerci ma non ci fa andare avanti.
Non rassegnamici ma rimbocchiamoci le maniche non c’è età per riprendere seriamente in mano la vita non c’è fallimento o delusione che non possa essere cambiato dipende da noi dal nostro cuore dipende dalla consapevolezza della vita che non guarda invidiando ma che guarda per crescere in umanità in amore in carità consapevoli dei nostri errori ma con la certezza di essere amati da Lui sempre e comunque.
@unavoce – foto: fonte