Partecipa con devozione
“Come sapete, la liturgia rappresenta la vita” (Papa Leone XIV)
Come ormai tradizione nel periodo estivo la celebrazione domenicale dell’Eucarestia della nostra Parrocchia viene trasferita presso la Base Logistica al mare diventato un’occasione anche per i villeggianti della zona e questo se da una parte è una comodità e un servizio, ha il rischio dall’altra della superficialità. Oggi queste parole per richiamare a me e a voi l’importanza di questa celebrazione di come la celebriamo e di come partecipiamo.
Talvolta siamo proprio noi preti a trascurare la liturgia pensando che non sia importante questo o quell’aspetto, che ci sia bisogno di adattare gli adattamenti soffocando il simbolo con il rischio di confonderlo. Il segno deve parlare di per sé stesso se non lo fa significa che non è un segno quindi aggiungere parole a parole è superfluo allungando solo il nostro protagonismo e togliendo la scena al Signore che è il centro invece della Liturgia.
La celebrazione Eucaristicha è il fulcro della vita cristiana, momento unico per la vita della Chiesa e talvolta unico momento anche per la vita dei cristiani, pertanto dobbiamo approfittare ricordandoci però di non abusare di questo momento per educare alla preghiera, all’importanza della liturgia dell’Eucarestia … ma semmai ricordare che la liturgia è la vita ma non la vita banale dove trasportare al suo interno ogni elemento ma la vita semplice, fatta di attenzione rispetto dialogo confronto silenzi e presenza e non di palloni in offertorio o balli del sacerdote o di altri di aggiunta di voci fuori campo o canti non adatti al mistero che si celebra.
La Celebrazione Eucaristica è la vita “nascosta con Cristo con Dio”, richiamando le parole di san Paolo nella Lettera ai Colossesi (3,3), è la vita spirituale che coltiviamo nel nostro cuore, è quella vita fatta di attenzione di delicatezza di amore di parole dette col cuore, di quella vita che vorremmo e che il più delle volte nel nostro quotidiano ci sfugge.
Partecipiamo alla S. Messa con dignità anche se in mezzo alla natura, partecipiamo con devozione ovunque siamo, con decoro anche se in riva al mare. Circondarsi della natura creata da Dio è stupendo, non trasformiamo, però, quel luogo e quella liturgia in un concerto.
L’impegno pertanto è di noi sacerdoti prima di tutto, celebrare sempre con devozione come se fosse la prima l’unica e l’ultima S. Messa, usando vestiti degni per il mistero che si celebra e aiutando il nostro popolo a rimanere raccolto per partecipare con decoro e senza distrazioni. La collaborazione del coro, dei lettori, dei ministranti sarà fondamentale. Dare rilievo ai silenzi vissuti senza noia e stanchezza e ricordarsi, noi preti, di fare omelie che non dimentichino di parlare del messaggio evangelico.
Sia per tutti, quindi, un’occasione, quella estiva, di partecipare con maggiore impegno alla S. Messa e per noi sacerdoti l’occasione di non perdere nessuno con accattivanti gestioni ma con la dignità del Sacramento Eucaristico che sappiamo.
@unavoce – foto: Altare per la S. Messa al Mare