La Chiesa del 15° Stormo

 

“La Bellezza crea comunione, coinvolge nel medesimo sguardo popoli distanti, congiunge passato, presente e futuro. Papa Francesco lo ha ricordato in più di un’occasione: “i Musei Vaticani siano una casa viva dove percepire concretamente che lo sguardo della Chiesa non conosce preclusioni”. L’universalità della Buona Notizia è stata sempre tradotta nel linguaggio dell’arte. Da queste premesse nasce un’iniziativa realizzata insieme dai Musei Vaticani e Vatican News: i capolavori delle collezioni vaticane a commento dalle parole dei Papi”. (Cfr. VatiucanNews)

Vorrei raccontarvi la nostra chiesa. Una piccola, ma elegante struttura, tempio di preghiera per la comunità cristiana del 15° Stormo e dei reparti che sono affidati al Cappellano. Anche se ogni base o caserma ha la sua piccola chiesa, questa del 15° Stormo, rimane la Parrocchia di riferimento per tutti i militari assistiti del Cappellano dello stormo. Certo che l’arte è una delle forme più esplicite della bellezza, come ha ricordato il Papa parlando dei Musei vaticani, noi oggi, con un pizzico di “grandeur” voglio presentarvi l’idea spirituale che ha animato la ristrutturazione della chiesa e la realizzazione di alcune opere, per rendere il luogo della preghiera, bello, elegante e funzionale. Ogni attività di carità e di servizio di evangelizzazione e di testimonianza, parte dalla preghiera, dal rapporto personale e comunitario con Dio, pertanto senza togliere risorse ad altre attività si è lavorato per creare una chiesa che aiutasse a raccogliersi e pregare.

“Due colori fanno da guida in questo tempio: Il rosso purpureo che campeggia nell’area presbiterale, (con tre richiami a destra e sinistra delle pareti laterali e in fondo sulla parete d’ingresso, incorniciando da una parte la Via Crucis, dall’altra la porta, impreziosita da tre icone, raffiguranti i Centurioni dei Vangeli, che conduce al “corridoio delle arti”, alla sagrestia, alla Biblioteca e alle aule parrocchiali e infine, tra le due vetrate, la preghiera in ceramica, dell’Aeronautica) simboleggia il sangue versato per amore da Cristo e il bianco, la vita nuova che ci ha offerto. Opera realizzata del personale dell’Aeronautica Militare: Giovanni Colonia, Chiara Caianiello, Fabrizio Di Serio e Lucia Fabbri con la guida e la progettazione di Cosimo Strafella, che ha seguito anche gli altri lavori di sistemazione, riordino e adattamento”. (Cfr. dal Sito)

Vi invito ad andare alla pagina per leggere con attenzione la descrizione di ogni dettaglio, qui solo portare alla vostra attenzione l’dea centrale. Creare uno spazio sacro molto minimalista, dove i colori fanno da padrone e interrompono il bianco dominate segno della vita a cui aspiriamo. I colori sono i momenti della vita, alcuni colori sono forti, altri più tenui, altri inesistenti, ma tutti portano a Cristo, così le vetrate, le suppellettili, ecc.

Gli artisti, la comunità, potenziando le doti e i carismi di tutti, dal dipingere, al lavoro manuale, alla sartoria, alla ceramista, le pitture, il ferro battuto, il giardinaggio … nomi sconosciuti, non artisti famosi, ma che hanno realizzato opere di notevole riguardo. Il grazie della comunità per questo lavoro.

Circondarsi e pregare tra le cose belle, aiuta ad ingentilire il cuore, a comprendere l’importanza dell’azione che si compie, ed educa al sacro e alla vita spirituale. Ovviamente non basta il luogo, serve, poi, un cammino di formazione, ma questa è un’altra storia.

@unavoce