Prendersi cura, come Maria

 

“Maria è icona per i militari, sempre pronti a venire incontro al popolo, ai cittadini, a coloro che abbiano bisogno” (cfr. Mons. S. Marcianò)

 

In questa prima settimana di settembre, la liturgia ci porta a celebrare la Festa della Natività di Maria e nello stesso giorno, per il calendario proprio della nostra Chiesa Ordinariato Militare, il ricordo della Beata Vergine Maria del cammino (Odigitria), Patrona dei Bersaglieri, di cui, anche in passato, abbiamo parlato.

La nostra Chiesa, ancora nell’Anno Giubilare Lauretano (prolungato, causa la Pandemia, dal Papa), vive, al di là degli appuntamenti comuni, questa spiritualità e in particolare l’Aeronautica Militare e tutti quei reparti di volo che La venerano come loro celeste Patrona.

Un tempo di Grazia che ha ci ha visto accogliere la sacra effige della Vergine Lauretana Pellegrina tra tutte le Basi dell’Aeronautica e per la nostra Comunità un pellegrinaggio che da anni, ma rinnovato in questo frangente, si svolge con una piccola statua, tra le famiglie della nostra comunità.

Un gesto semplice che racchiude devozione, passione, fede … un impegno a pregare per la comunità e come “una staffetta” passa di famiglia in famiglia, confermando la fede dei suoi appartenenti e creando comunione tra tutti.

Maria è il modello della nostra vita cristiana a Lei ci ispiriamo e ricorriamo per amare di più, per servire di più, per vivere meglio la nostra fede in Cristo e lasciarci educare da Lei ad essere figli e fratelli come il Signore ci vuole.

La piccola statua in ceramica, conservata in una lanterna, è e vuole essere il segno che lega la nostra piccola ma operosa comunità cristiana di militari che fanno riferimento alla nostra Chiesa Madonna di Loreto nella Zona Logistica del 15° Stormo.

A Lei guardiamo per crescere nella Fede e vivere sempre di più e meglio il cammino cristiano.

“In questo tempo di pandemia l’Aeronautica, come tutti i militari e le forze dell’Ordine, ha saputo vedere ciò che tanti non erano in grado di guardare, ha saputo rispondere all’emergenza del Paese con prontezza e finezza: dai soccorsi e trasporti in volo fino al ruolo essenziale per lo svolgersi del Piano vaccinale … È un’opera di giustizia, certamente; è certamente un dovere, ma, ancor di più, è la capacità di prendersi cura, la consapevolezza che tutto nasce dall’amore, anche quando non ce ne accorgiamo. La presenza di Maria ha cambiato il modo di vivere il dolore di questo anno. Maria si è fatta pellegrina nelle caserme, nelle realtà militari, divenendo per voi sorgente di amore e di forza; si è fatta pellegrina nei luoghi del dramma, negli ospedali, nelle realtà di dolore. E Maria, come sempre, si è fatta e si fa pellegrina presso le donne, le persone innocenti condannate, violate, peccatrici; le ha raggiunge nelle proprie vite e nelle proprie case. Perché Maria è anche ‘casa’, che accoglie e fa rivivere. La Casa della Santa Famiglia di Nazareth, a Loreto, ce lo insegna … Egli custodisce Gesù e Maria, grazie al suo senso di giustizia pura, quella che non cerca il proprio interesse e il proprio possesso; senza questa giustizia di Giuseppe, Maria avrebbe potuto subire la sorte prevista per l’adultera. Egli custodisce la vita della Madre e del Figlio, perché anche la vita di chi custodisce e dona la vita va custodita. È questo il vostro compito! Portatelo avanti con giustizia, facendovi pellegrini accanto a tutti i volti di fratelli vittime di ingiustizie o afflitti da fragilità”. (cfr. Omelia Mons. S. Marcianò)

Le parole del nostro Pastore accompagnino la preghiera di questa settimana.

@unavoce

 

Foto di Copertina: Effige della Vergine Lauretana all’ingresso della Chiesa Principale dell’Ordinariato Militare, S. Caterina in Magnanapoli a Roma