Il Nuovo Arcivescovo Ordinario Militare per l’Italia Mons. Gian Franco Saba

 

 “Dilectione amplectere Deum”

Il motto episcopale dell’Arcivescovo  tratte dal “De trinitate” di sant’Agostino: “Abbraccia il Dio Amore e abbraccia Dio con l’amore” (amplectere dilectionem Deum, et dilectione amplectere Deum).

Oggi 30 maggio il nuovo Ordinario Militare l’Arcivescovo Gian Franco Saba fa il suo ingresso nella nostra Chiesa Ordinariato Militare (diocesi) con la presa di possesso della Chiesa a lui affidata.

E’ il nostro Pastore! Oggi qualche info sul senso della presa di possesso  come ci ricorda il Codice di Diritto Canonico al numero 375 §1  dove recita: “I Vescovi, che per divina istituzione sono successori degli Apostoli, mediante lo Spirito Santo che è stato loro donato, sono costituiti Pastori nella Chiesa, perché siano anch’essi maestri di dottrina, sacerdoti del sacro culto e ministri del governo”. E’ quindi la presa di possesso di una diocesi l’atto formale e giuridico con cui il nuovo vescovo diocesano entra nell’esercizio del governo della diocesi assegnatagli. Un atto formale quindi che diventa ecclesiale pastorale e comunitario, immagine plastica del pastore che prende in consegna il suo gregge per guidarlo proteggerlo educarlo e accompagnarlo nel cammino verso Cristo all’interno della comunità ecclesiale.

La Presa di possesso della diocesi avviene durante una celebrazione liturgica alla presenza dei fedeli e del clero e alcuni segni e azioni caratterizzano questo momento: Il bacio della croce all’ingresso della Chiesa Principale dell’Ordinariato (la cattedrale), la presentazione pubblica e la lettura della lettera apostolica con cui viene nominato dal papa pastore di questa Chiesa particolare e l’imposizione del palio (quella piccola stoffa di lana Binaca con le croci nere che indossa un arcivescovo con diritto sopra la casula durante la celebrazione Eucaristica, rappresenta l’agnello che il pastore porta sulle spalle, quindi il compito “pastorale” di chi guida la chiesa nei confronti del gregge di anime) infine riceve il saluto da parte di un presbitero della Diocesi e da un rappresentante della comunità. Questa a grandi linee il susseguirsi degli eventi nella celebrazione Eucaristica d’inizio ministero o presa di possesso della Chiesa a Lui affidata.

Per la caratteristica di questa nostra Chiesa Ordinariato Militare – equiparata alle Diocesi territoriali pur non essendola perché fanno parte una categoria di persone e quindi è detta “personale” cioè non ha dei confini geografici ma fanno parte una categoria di persone e nel nostro caso i militari – ci uniremo spiritualmente nella preghiera.

Un anno ricco di eventi: Anno Santo, nuovo Ordinario Militare e un nuovo Pastore Universale. Riprendiamo il cammino con lo sguardo rivolto a Cristo e con rinnovato slancio, con questi nuovi doni e rinnoviamo la nostra fede animati da questi eventi di Chiesa, quella Chiesa voluta da Cristo che da Pietro sino a… arriva a noi dove i vescovi sono gli Apostoli inviati nel mondo ad annunciare Cristo a tutti in unità collaborazione e comunione con Pietro. Così accogliamo il nostro Pastore e a lui dandogli il benvenuto gli assicuriamo la nostra preghiera augurandole Ad Multos Annos con l’antico augurio.

@unavoce – foto: fonte

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