Tempo per Dio
Talvolta il nostro ministero che ha mille sfaccettature con impegni pastorali di vario genere per animare la comunità unite alle attività di gestione, vista alle famiglie … rischia di ridurre il tempo della preghiera, della meditazione, dell’adorazione. Talvolta bisogna imporselo lo spazio da dedicare perché altrimenti si viene assorbiti dalle cose e questo con l’andare del tempo svuota e invece di essere annunciatori del vangelo si rischia di diventare dei lavoratori del sacro.
La preghiera è il fondamento della vita cristiana e per noi sacerdoti è il “sole” a cui scaldarci per riprendere il cammino e per cercare di essere veri pastori della comunità. Una preghiera che è l’anima della vita sacerdotale. È molto facile anche per noi scusarci perché dobbiamo attendere a tante cose ma perdere questo tempo significa svuotarsi e se questo è fondamentale per la vita del sacerdotale lo è anche per ogni persona e per ogni vocazione.
Ora nel riportare la mia giornata non per sembrare migliore ma per invitare a trovare tempo per Dio in ogni vita in ogni situazione del nostro quotando. Le mie giornate iniziano presto e iniziano in chiesa. Il luogo della preghiera e della preghiera di tutta la comunità. Una piccola ma accogliente chiesa ordinate pulita accogliente e semplice dove potersi inginocchiare davanti al Tabernacolo e nel silenzio delle prime ore del giorno quando il sole ancora deve sorgere innalzare la lode a Dio è un qualche cosa di straordinario. Noi sacerdoti secolari diocesani e anche noi cappellani siamo in mezzo alla gente ma viviamo da soli e senza questo momento il rischio potrebbe essere quello di perdersi. Uomini come gli altri con limiti e difetti forse più degli altri ma con un dono la vocazione la chiamata di Dio e la nostra risposta a servirlo e servirlo prima di tutto nella lode a Lui, così in questa piccola chiesa nella penombra delle luci inizio la mia giornata in silenziosa adorazione davanti al Signore conservato nell’Eucarestia posta nel Tabernacolo per poi dedicarmi alla recita dell’Ufficio di Letture e della Liturgia delle Lodi dove ormai da qualche anno mi faccio aiutare da una produzione della Conferenza Episcopale Italia trasmessa attraverso la da Radio Vaticana, un modo forse un po’ originale ma dove il supporto del canto aiuta la mia preghiera. Al termine celebro la S. Messa se non devo andare in qualche reparto e concludo con la meditazione leggendo alcuni testi a commento della Parola di Dio o scritti spirituali dei Padri della Chiesa.
Terminato questo tempo inizio l’attività in orario come tutti. Durante la giornata mi fermo a mezzogiorno per la recita dell’Angelus o del Regina Coeli per poi riservare nel pomeriggio la recita della Liturgia del Vespro e del S. Rosario sempre in chiesa e con il supporto di cui vi ho accennato, qualche volta nelle serate estive il Rosario lo recito passeggiando nel paro del Villaggio Azzurro dove abito.
In questa preghiera silenziosa del mattino prima di compiere la Liturgia delle Ore ho un quaderno dove ho segnato i nomi e le situazioni difficili per le quali voglio pagare e rileggendo nomi e situazioni con la mente passo in rassegna tutti i reparti e le persone che mi sono affidate.
Forse alcuni potrebbero dire è abitudine, forse altri potrebbero sottolineare che è quello deve fare … ma vi assicuro che è quello che desidero fare e senza il quale mi accorgo che le giornate altrimenti avrebbero un sapore differente. Quando alcune situazioni difficili non riesco a risolverle o gestirle le presento al Signore per le mani di Maria e nella Parola di Dio cerco la strada per affrontare le varie situazioni personali e della comunità.
Non sempre le cose si risolvono o vanno come vorrei ma l’esperiana di fallimenti passati mi hanno insegnato ad affidarmi sempre al Signore e lasciar fare a Lui ovviamente con il mio impegno il mio volermi confrontare con i superiori o altri confratelli consapevole dei miei limiti e difetti e certo però che il Signore se lo lascio agire opera anche attraverso la mia povertà.
Non lasciatevi mancare la preghiera, trovate tempo per Dio, alzatevi prima alla mattina e andate a riposa prima, non lasciatevi distrarre, le vostre vite le vostre vocazioni avranno un sapore differente la fraternità le relazioni i rapporti interpersonali il lavoro e i vostri impegni avranno il sorriso anche quando la croce diventa pesante. Lasciamoci amare da Dio.
@unavoce – Foto: fonte