Perduta e ritrovata
La bellezza non ha tempo non ha partito non ha religione, la bellezza è un valore universale, la bellezza non solo quella esteriore ma quella interiore: la bellezza del cuore delle persone dell’anima dei credenti, una bellezza che non porta rancore, non è invidiosa, non è vendicativa, la bellezza che unisce e dialoga che accoglie e si mette a disposizione.
Questa è la bellezza che Cristo ci ha insegnato con la sua vita con le sue parole con i suoi gesti.
Vi lascio un bel libro da leggere che può accompagnare questi primi giorni del caldo estivo. Una lettura che ci pone nella vita personale e sociale privata ed ecclesiale ad accogliere il nuovo e pregare gli uni per gli altri.
“C’è da chiedersi com’è la vita senza bellezza: è la dimenticanza di un nostro bisogno vitale. Non ci ricordiamo più come si fa ad essere felici. Senza bellezza ci inaridiamo, diventiamo furiosi e disperati, moriamo. Eppure in un modo o nell’altro abbiamo a disposizione una maniera di dare a noi stessi la vitamina mancante, senza la quale la vita è una storia di stenti.
Scoprire ciò che per noi è bello e goderne è un aiuto potente e di solito abbastanza accessibile, se solo ci proviamo, se solo qualcuno ce lo ricorda. Ognuno lo trova a modo suo, più di frequente nella natura, oppure nell’arte, spesso in qualche attività in cui esprimersi, nelle relazioni con gli altri, nella vita di ogni giorno, anche nelle situazioni più banali.
Siamo ovunque circondati dal bello. In qualche modo lo abbiamo sempre saputo. Come fare perché ci possa raggiungere? Un modo è proprio quello di estendere i tempi. La bellezza è nemica della fretta e della distrazione” (cfr. Piero Ferrucci, La bellezza e l’anima)
Ritroviamo questa bellezza che forse preoccupati troppo delle cose della vita abbiamo perso. Fai esperienza del bello che c’è nella tua vita e riscoprirai la vita stessa la tua vocazione il tuo lavoro i rapporti con le persone il tuo impegno nella comunità.
@unavoce – foto: fonte