Disarmare il cuore
“La Pace sia con tutti voi. Fratelli, sorelle carissimi, questo è il primo saluto del Cristo Risorto, il buon pastore che ha dato la vita per il gregge di Dio. Anch’io vorrei che questo saluto di pace entrasse nel nostro cuore, le vostre famiglie, a tutte le persone, ovunque siano, a tutti i popoli, a tutta la terra. La pace sia con voi … Questa è la pace di Cristo risorto. Una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante. Proviene da Dio. Dio che ci ama tutti incondizionatamente”. (cfr. Papa Leone XIV)
Queste le prime parole pronunciate dal nuovo Papa che risuonano ancora forti e incisive nel nostro cuore e che oggi ci offrono l’opportunità di una riflessione per noi. Oggi le voglio richiamare per che nessuno dimentichi questo bene prezioso che tutti dobbiamo invocare nella preghiera e viverlo in noi e attorno a noi per diffondere pace e serenità e contagiare il mondo intero.
Sicuramente più complicato che disarmare una nazione è disarmare il cuore avere il coraggio di cambiare direzione di compiere gesti di bene e di pace là dove e quando ci sentiamo offesi è sicuramente più difficile. Però questo è quello che dobbiamo costruire dentro di noi per arrivare a seminare attorno a noi germi di pace di bene e di serenità.
Prova a vedere come affronti le difficoltà quotidiana parole gesti situazioni, prova a reagire nel modo contrario a quello che istintivamente o caratterialmente vorresti fare, prova difronte a una situazione a una parola a una persona che in qualche modo cosciente mente o inconsciamente pensi ti abbia fatto uno sgarbo che non abbia avuto attenzione che ti aspettavi una cosa che invece non c’è stata prova a reagire in modo completamente differente da come vorresti, prova a sorridere parlare di bene a non vedere la determinata situazione come un attacco personale ma solo come un fatto estemporaneo.
Solo così riceverai altrettanto perché altrimenti alla tua reazione ci sarà una reazione altrettanto identica se non superiore quindici non ci sarà mai fine. Questo modo di procedere vale soprattutto in casa nostra tra gli amici nelle nostre comunità e questo non significa che bisogna mettere la testa sotto la sabbia e non vedere o far finta di nulla ma significa leggere le cose in positivo anche l’intenzione di chi hai difronte magari è quella di provocare. L’esempio di come comportarci ci viene dal Signore che in silenzio contro gli attacchi alla donna peccatrice e le domande che a tranello gli facevano gli uditori lui in silenzio scrive a terra e lascia che si sbolliscano gli animi e alla donna poi dice nessuno ti accusa va e cambia vita.
Questo è quello che anche noi dobbiamo imparare a fare per costruire pace e serenità in casa in comunità tra gli amici nella società. Non aspettiamoci risulti immediati e non sempre le persone pur dicendo di sì di essere concordi in questo modo poi nel cuore conservano astio delusione tristezza avversità … Bisogna avere il coraggio di guardarci dentro e non giudicare e non puntare il dito di non criticare ma vedere e analizzare cosa abbia detto cosa abbiamo fatto solo così costruiremo la pace dentro il cuore e potremo costruirla attorno a noi. Se il mondo non comprende questo le guerre tra popoli non finiranno mai perché ad ogni zione c’è una reazione ad ogni cuore e vita ferità c’è una risposta uguale o superiore e diventa un circolo vizioso dove non ne usciremo mai rimanendo eternamente infelici e scontenti.
A noi cristiani ricordo un fatto della vita di don bosco che diceva quando vedi un ragazzo triste litigioso irrequieto che non gioca ha bisogno di confessarsi ha bisogno di parlare di far uscire dal suo cuore il male che si annida. Pensiamo a noi e verifichiamoci se forse non abbiamo bisogno di recuperare questa serenità interiore e spirituale per vivere la nostra vita con maggiore coraggio e intensità.
@unavoce – foto: fonte