Un milione di entusiasmo
C’è ancora bellezza nel mondo. C’è ancora speranza di potersi ritrovare, geograficamente e culturalmente distanti, ma l’uno a fianco all’altro “sotto la stessa luce, sotto la Sua croce, cantando ad una voce” e ridere per un gesto semplice come quello di scambiarsi una bandiera con un cappellino, uno zainetto con una t-shirt. “Cristo è qui”. Lo recitano striscioni la cui scritta si perde tra i mille colori delle bandiere delle nazioni o dei gruppi di appartenenza … E qui c’è il Papa: un uomo, quasi settantenne, vestito di bianco, con il sorriso accennato e le mani salde sulla croce di legno, che accompagna la folla in questo momento di Chiesa che stupisce e interroga … È la bellezza che i giovani, migliori di come tante volte vengono raccontati, dimostrano essere viva e pulsante in questo mondo ferito. (cfr. VaticanNews)
Il Giubileo dei giovani ci ha aperto il cuore è una parola risuona nella mia mente: ottimismo, quello di andare al di là dei limiti, quello di credere nei valori. L’ottimismo è un atteggiamento mentale è credere nel futuro che è possibile essere migliore, avere motivazioni ed avere forza per resistere alle intemperie del mondo, credere in un ideale e per questi giovani credere in una persona: Gesù, quel Gesù che ci ha insegnato con la sua vita la sua morte e la sua risurrezione come affrontare il tempo e la storia universale e privata con fede con dedizione con impegno credendo in quello che si fa, avere un sogno da realizzare.
Ottimismo non è nascondere la testa sotto la sabbia è prendere coscienza dei limiti e dei problemi e affrontarli con pace con calma con intelligenza uniti e insieme e con obiettivi condivisibili e valori positivi.
Non il proprio e solo interesse ma un bene comune da condividere da costruire insieme. I giovani che hai visto a Roma sono giovani allegri con i limiti e i difetti di tutti quelli della loro età ma con nel cuore un dono la fede e il sogno di realizzarlo impegnandosi ognuno con le proprie capacità qualità doti e avere uno sguardo da parte nostra ottimista positivo che sa credere in loro.
Abbiamo visto e sentito testimonianze differenti esperienze belle e ognuno ha raccolto quello che il cuore sapeva ascoltare sicuramente tutti il dono della gioia vera che abita in noi e che per motivi diversi forse non sempre riesce ad esprimersi. Un giubileo delle singole persone senza usare categorie ma l’uomo al centro e nell’uomo Cristo unico riferimento, quel Cristo da mare e servire nella Chiesa e con la Chiesa.
Più di un milione di giovani che pur nelle difficoltà dell’organizzazione si sono ritrovati a comprendere l’unico vero messaggio Gesù. Le diversità di lingua di cultura di provenienza sono state sorpassate dall’unico amore per il Signore. Il Papa con il suo sorriso e l’entusiasmo che lo contraddistingue, la sua semplicità elegante ha scaldato i cuori animato lo spirito rinvigorita la fede. Questi sono i cristiani che oggi ci testimoniano che mettere Cristo al centro fa la differenza nel mondo e per il mondo. Questa è la Chiesa di Cristo, questo il successore di Pietro e i suoi apostoli, questi i giovani e il popolo santo amato da Dio.
Lasciamoci stupire, contagiare e coinvolgere dal loro entusiasmo, dalla loro giovinezza, dalla loro forza e continuiamo il cammino verso il Signore uniti nell’unica Chiesa.
@unavoce – foto: fonte