Per il dono del sacerdozio

 

Vorrei dire, specialmente ai giovani, di non aspettare, ma di rispondere con entusiasmo al Signore che ci chiama a lavorare nella sua vigna. Non rimandare, rimboccati le maniche, perché il Signore è generoso e non sarai deluso! Lavorando nella sua vigna, troverai una risposta a quella domanda profonda che porti dentro di te: che senso ha la mia vita? (Cfr. Papa Leone XIV)

 

Nella recente Udienza Generale Papa Leone ha invitato i giovani a non aspettare ma rispondere con estuiamo al Signore che continua a chiamare e oggi ricordando i miei trentaquattro anni di sacerdozio vi racconto poche cose per invitare i giovani a dire di Si al Signore che chiama.

Sono passati ormai diversi anni da quell’otto giugno era un sabato pomeriggio dove nella cattedrale della mia diocesi ho ricevuto l’ordinazione presbiterale e ancora un nodo alla gola mi sale una commozione inspiegabile mi fa tremare ancora la voce davanti a Dio e alle cose di Dio che mi ha scelto senza meriti.

Quante cose, quanti eventi, quante situazioni sono passate belle, faticose, difficili costellate da errori ma dico grazie Signore perché mi è sempre stato accanto attraverso la Sua Santa Chiesa, Vescovi superiori preti popolo di Dio e ancora celebro con la stessa trepidazione e gioia del primo giorno nonostante i molti errori e le scelte sbagliate, nonostante il mio carattere e la mia natura irrequieta, ancora con lo stesso entusiasmo sale al mio cuore l’emozione di quel primo giorno.

Amare Dio amare la Sua Chiesa amare il popolo che ti è affidato non come padrone ma come custode attraverso la testimonianza della vita una vita la mia non sempre perfetta e capace di testimonianza costellata da errori e di esperienze mai immaginate però in questi anni l’ho sempre sentito accanto al mio cammino che guidava i miei insicuri passi sulla strada non sempre facile e ancora mi conduce su vie sconosciute e ho la ferma certezza che Lui scrive diritto sulle righe storte e fa di me uno strumento della Sua misericordia.

Durante la consacrazione sacerdotale il vescovo ha pronunciato queste parole: “Agnoscite quod agitis, imitamini quod tractatis” che si possono tradurre in “Renditi conto di ciò che farai, imita ciò che celebrerai”, in altre parole fai anche tu ciò che fa Cristo nella Messa, cioè offri te stesso a Dio in sacrificio vivente e così ho sempre cercato di mettere in pratica queste parole pur sapendo che non sono sempre stato capace e in queste cadute però l’ho visto accanto a me che mi consolava attraverso la Sua Chiesa che mi prendeva per mano attraverso i miei superiori riportandomi a riflettere e a migliorare e alla fine come ho detto nel discorso della mia prima messa “l’anima mia magnifica il Signore” perché ha fatto e continua fare grandi cose nella mia vita senza alcun merito.

La dignità di questo ordine la facciamo noi con la serietà della nostra vita con l’eleganza dei nostri atteggiamenti con la fedeltà agli impegni presi con la costanza nello studio con l’abbondanza della nostra preghiera.

In questi anni dove la solitudine per il tipo di servizio nel ministero che mi è stato affidato è stata colmata con la preghiera personale la celebrazione Eucaristica quotidiana la recita del breviario e del rosario lo studio per preparare le varie attività pastorali, una solitudine non vuota ma ricca di presenza.

Oggi con la stessa gioia lo stesso entusiasmo dico grazie a Dio che con pazienza continua a coltivare la terra di questa pianta che non sempre porta frutti. Grazie al popolo santo di Dio che mi sostiene con la sua preghiera, grazie alla santa Chiesa Cattolica Apostolica e Romana che amo e che mi custodisce come una madre amorosa.

Signore conservami nel tuo amore, Maria mi affido a te perché possa sempre essere strumento nella Chiesa di Cristo come testimone di passione, amore e pace e invito tu giovane che leggi a buttarti nella Vigna del Signore a lavorare per Lui. Io non sono nessuno e ultimo e non ho nessun merito né capacità ma il Signore mi ha chiamato e con trepidazione e senso del mio grande limito continuo a seguire il Signore nella Sua Chiesa, lasciati guidare e rispondi con coraggio, Lui non ti abbandonerà mai.

@unavoce

 

Foto di Copertina: particolare del calice della prima Messa, la chiamata di Pietro a diventare pescatori di uomini e statua della Madonna di Loreto conservata nella Chiesa della comunità che sono chiamata a servire in questo tempo.

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