Sfumati o da recuperare

 

A un certo punto ognuno di noi si volta indietro e guarda alla vita e si accorge che molti sogni che avevo sono sfumati e non si sono realizzati con il rischio di cadere nella tristezza. Perché non si sono realizzati? Molti possono essere i motivi ma sicuramente il primo fra tutti sono le scelte che si sono rivelate sbagliate e che riusciamo a vedere con chiarezza solo con il tempo, per situazioni che si sono venute a creare per avvenimenti che hanno condizionato e indirizzato la vita altrove, alcune per causa nostra altre per situazioni esterne che non sono dipese da noi. Poi vedi la vita vedi gli altri e nasce in noi una forma di gelosia di tristezza e alcune volte di rabbia. Pur avendo molto e avendo motivi per ringraziare di quello che la vita ci ha dato siamo scontenti tristi arrabbiati e infelici alla ricerca sempre di qualche altra cosa.

Questo modo di vivere non ci fa felici ci provoca e anche il nostro carattere le nostre azioni le nostre parole il più delle volte sono acide tristi e arrabbiate dove le nostre parole sono giudizi più che riflessioni e invece di farci un esame di coscienza puntiamo il dito incolpando altri o le situazioni per quello che siamo e per quello che viviamo. Allora mi domando e vi domando dov’è la nostra fede in Cristo?

Nonostante cerchiamo di fare il nostro in casa e fuori in comunità e in società, il cuore però non è unito alla mente e la speranza e la fede in Dio sembrano abbandonarci legando al fato alle circostanze a questo e quello i nostri presunti fallimenti o non realizzazioni della vita come l’avevamo pensata. Guardiamo agli altri con invidia e ci rattristiamo pensando ad una ingiustizia della vita che non ci ha fatto realizzare i nostri sogni i nostri progetti.

Riprendiamo in mano la nostra vita e guardiamo a quello che abbiamo e non solo a quello che avremmo voluto, guardiamo quanti doni il Signore ci ha fatto magari non erano quelli che volevamo ma quante volte Lui si è fatto presente nella nostra vita e nonostante una croce pesante come: malattia infedeltà non realizzazione ecc. Non ci siamo accorti che abbiamo avuto anche attenzione: amore rispetto … Ora, pensare a quello che avremmo voluto rischia di rovinare quello che abbiamo, si rischia di non vivere il presente o di viverlo in modo infelice sempre tristi e polemici senza godere senza stupirci senza accorgerci che la vita è un dono meraviglioso.

Viviamo allora quello che abbiamo scelto o meno e mettiamoli nelle mani di Maria che li presenta al Signore perché ci dia lucidità e pazienza per affrontarli nel modo corretto. Riprendiamo in mano la nostra vita rimettiamoci in gioco senza buttare quello che abbiamo perché crediamo che sia questo il motivo dei nostri fallimenti e riprendiamo il cammino rinnovandoci nei rapporti nelle nostre singole vocazioni nel lavoro … nella fede, sentendoci amati oltre ogni merito dal Signore.

L’amore di Dio se non lo percepiamo è perché siamo troppo concentrati su noi stessi da non accorgerci di chi ci sta intorno perché noi vogliamo che gli altri vivono come diciamo noi che facciano quello che vogliamo noi e così vivendo perdiamo il bello e la luce che rischiara il cammino. Accogliere gli altri senza volerli cambiare, amare senza pretendere, fare senza avere in cambio è la via della vera felicità: dona e vivi con serenità e non aspettarti nulla. Il Signore ha donato la vita e vorrebbe il nostro amore ma noi amiamo a parole e basta e Lui continua ad amarci sempre e nonostante noi.

Ciò che si dona con cuore si moltiplica, rimettiti in gioco rinnova la tua fede e il tuo impegno concreto non a parole ma con i fatti con la presenza con l’impegno. Senza fatica senza impegno senza determinazione ci lamenteremo e troveremo scuse sempre a tutto e per tutto.

@unavoce – foto: fonte

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